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14/04/2014

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New York Knicks
New York Knicks

New York riflette sul disastro 2013/14

Knicks
14/04/2014 - I tifosi degli Knicks avevano iniziato il week-end pieni di speranza perché i diretti avversari per l’ottavo posto di playoffs, nonché detentori del piazzamento numero otto, Atlanta Hawks affrontavano i due volte campioni targati Miami. Sulla carta era prevista una facile vittoria degli Heat, che avrebbe lasciato in corsa New York, tuttavia i Falchi non si sono lasciati “ingabbiare” dunque New York si è trovata matematicamente eliminata.
Proveniente da una stagione (2012/13) fatta da 54 vittorie, che erano valse il titolo dell’AtlantIc Division, le aspettative per il 2013/14 erano altissime. I movimenti di mercato estivi (incluse le conferme di elementi chiave) avevano portato i pronostici a proiettare i Bianco-Arancio non solo ai playoffs, ma almeno fra le migliori 4 squadre della Lega. In altre parole l’obiettivo era arrivare in finale di conference. La realtà, come oggi tutti sanno, si è dimostrata diametralmente opposta e Mike Woodson, nel ruolo di coach, se ne assume le responsabilità. “Capisco che si possa puntare il dito in tante direzioni per accusare il nostro fallimento. Da parte mia non me ne sto in disparte e non faccio finta di niente. Voglio dire, tirando le somme, io sono il coach e non ho fatto quanto mi si richiedeva. E’ facile. Ci sono tanti fattori dietro a quanto accaduto, me ne rendo conto, ma non possiamo limitarci a starcene seduti e lamentarsi. Non abbiamo fatto quanto richiesto ed io, essendo il coach, mi prendo le mie responsabilità e chiedo scusa ai fans. Ancora una volta hanno speso i loro soldi duramente guadagnati per venire a vederci e noi non abbiamo rispettato le aspettative.” Afferma Woodson ai microfoni di un’importante emittente radiofonica della Grande Mela.
Nell’ultima parte di campionato, da quando il nome di Phil Jackson ha iniziato a “girare” negli ambienti Bianco-Arancio, New York ha “raddrizzato” la propria corsa piazzandosi nona e riuscendo anche a superare, per una giornata sola, gli Hawks all’ottavo posto. Tuttavia le 12 vittorie nelle ultime 15 partite non sono bastate a correggere un record che, nel corso dei mesi, era finita a 19 sconfitte di distanza dal 50 %. “Nessuno si aspettava una disfatta simile. L’ho detto, potete puntare il dito in tante direzioni, ma io non me ne starò seduto in disparte. E’ stata mia responsabilità, come coach dovevo portare questa squadra ai playoffs e non ci sono riuscito” conclude Woodson che, come del resto accaduto durante tutto il corso del campionato, trova il sostengo immediato di Carmelo Anthony. “Siamo tutti parte di quanto accaduto. Come coach lui fa le sue dichiarazioni perché è giusto le faccia. Anche io se fossi allenatore avrei detto la stessa cosa. Avrei messo l’intera faccenda sulle mie spalle. Ma tutti siamo stati parte di queste risultato. ” Esordisce Carmelo Anthony prima di concludere ricordando quando sia stata inattesa (ed amara) la sconfitta: “All'inizio della stagione nessuno avrebbe mi pensato a questa situazione, di trovarci in una situazione simile. So come si sente il coach, perché ha avuto la pressione addosso per tutta la stagione. Ed io mi sento nel suo stesso modo e mi carico la responsabilità tutta sulle mie spalle. Ma penso che nessuna dovrebbe farlo perché tutti noi 12, o noi 13, siamo i responsabili di quanto accaduto.