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06/04/2014

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Cleveland Cavaliers
Celveland Cavs

Sfogo di Kyrie Irving contro i mass-media

Cavs
06/04/2014 - Durante il week-end Kyrie Irving, come anticipato la settimana scora, è tornato ad indossare la divisa dei Cavs con l’obiettivo di vincere il maggior numero di partite per agguantare in “volata” l’ottavo piazzamento della Eastern Conference. Nonostante lo sforzo compiuto Irving, rimasto ai box due settimane per problemi ad un braccio, è stato sconfitto tanto nel match di venerdì contro gli Hawks che quello di sabato con i Bobcats. Matematicamente i Cavaliers non sono ancora eliminato dai playoffs, tuttavia perdere due partite filate (di cui una contro la diretta avversaria – Atlanta) rende l’obiettivo qualificazione sempre più difficile da raggiungere e viceversa fa presagire l’ennesima stagione conclusa nella prima metà di Aprile. Tale (ormai imminente) delusione avrebbe portato, per l’ennesima volta, i giornalisti ad ipotizzare che Kyrie attenda impazientemente l’estate 2014 per recarsi dalla propria dirigenza (la quale potrà offrigli un’estensione contrattuale al massimo salariale) e chiedere di essere ceduto.
Stufo di questo via vai di notizie insensate, le ultime messe in circolazione subito dopo la sopracitata sconfitta riportata per mano degli Hawks, Kryie ha fatto conoscere il proprio punto di vista su Twitter: “Tutte queste voci ed accuse infondate mi fanno venire il voltastomaco. Vorrei giocare almeno una volta senza dover pensare a cosa si sono inventati i media e levare tutta queste cavolate dai giornali”. Il giorno seguente il due volte All-Star, prima del match contro i Bobcats (dove nonostante la sconfitta ha messo a referto il suo massimo in carriera per punti con 44), è tornato sull’argomento: “I giornalisti scrivono interi articoli: se ne andrà o resterà? Ma in verità questo è l’ultimo dei miei pensieri adesso. Queste voci mi ritraggono in modo sbagliato e gettano una luce negativa sulla squadra ed io non voglio. Il nostro obiettivo, notte dopo notte, è quello di vincere cercando di concludere la stagione nel miglior modo possibile. Questa è l’unica cosa che mi interessa e a cui penso.
Selezionato con la pick numero uno al draft una delle critiche che gli viene mossa sovente è quella di non essere ancora riuscito a disputare una partita di playoffs in due anni (tre con l’attuale campionato). A tali critiche Iriving replica: “Per un giocatore al terzo anno è frustrante sentirsi dire queste cose. Penso non ci sia mai stato nessun altro giocatore giunto al terzo anno in una situazione come la mia. Gli attacchi e tutte le cose che si sono inventati sul mio conto, e che ho dovuto affrontare per tutta la durata della stagione, penso di non meritarle. Sono solo voci e di solito riescono a passarci sopra senza pensarci, ma ad un certo punto, quando diventante troppe, sono davvero troppe. E’ tutta la stagione che continuano. Prima o poi smetteranno.