03/03/2014 - Alle porte del week-end Danny Granger, che dopo essere stato ceduto dai Pacers ai 76ers è stato a sua volta tagliato da Philadelphia, si è impegnato con i Clippers sino al termine del campionato 2013/14. Siglato il contratto la nuova dirigenza, venerdì pomeriggio, gli è stato detto di prepararsi per il debutto che sarebbe dovuto avvenire la sera successiva contro i Pelicans d’istanza a Los Angeles. Dunque l’ex-Pacers si è presentato al match mentalmente pronto alla sfida, andando dritto nello spogliatoio e poi in campo per scaldarsi con i colleghi in attesa della palla a due. Proprio nei minuti prima del match, però, gli arbitri hanno fermato il suo debutto per un errore "burocratico".
Il regolamento NBA vuole che mezz’ora prima del fischio iniziale entrambi i coach consegnino ai direttori di gara un foglio contenente una lista di tutti i giocatori disponibili. Granger faceva parte di tale lista, ma i giocatori attivi devono essere cerchiati di rosso e nel caso di Danny non c’era alcun circolo ad evidenziare il suo nome. Compilata dagli assistenti e sottoscritta dal coach, una volta data agli arbitri la lista diventa effettiva quindi Granger, che si stava allenando, è stato avvisato che avrebbe dovuto rimandare il proprio debutto.
“Il mancato debutto di Granger è causa mia. Il mio lavoro è controllare quella lista, quindi sarò io a pagare la multa “stupida”” Esordisce coch Doc Rivers spiegando poi cosa intende con questo termine: “Abbiamo istituito una multa “stupida” da pagare quando qualcuno si dimentica qualcosa. Ed in questo caso sono io. Non so quanto sarà, probabilmente dovrò offrire cena, ma è colpa mia. Per fortuna non abbiamo avuto bisogno di lui stasera.” Le parole di Rivers sono senza ombra di dubbio veritiere dal momento che i suoi ragazzi, privi di Granger, hanno comunque dominato 108-76.