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04/02/2014

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Chicago Bulls
Chicago Bulls

Noah chiede scusa per l'aggressione verbale agli arbitri

Bulls
04/02/2014 - Nel match di ieri sera fra Kings e Bulls il lungo titolare di Chicago, diventato uno dei volti più noti della franchigia, Joakim Noah è stato “scortato” negli spogliatoi durante il terzo quarto per espulsione immediata. Il difficile match, netta vittoria dei Kings per 99-70 (prima vittoria in otto partite), ha fatto perdere le staffe al #13 dei Bianco-Rossi il quale si è visto fischiare un fallo ai propri danni quasi immediatamente dopo averne ricevuto uno tecnico. La sua reazione d’istinto è stata un’escandescenza nei confronti degli arbitri mandandoli a “quel paese” uno per uno (indicandoli). L’esito di tale gesto, ovviamente, è stato un secondo fallo tecnico quindi l’espulsione “forzata”.
Sono davvero deluso da me stesso. Non avrei dovuto agire in quel modo. Chiedo scusa. Sono dispiaciuto per tutti e tre gli arbitri perché loro si trovano in campo solo per fare il loro lavoro. Non avrei mai dovuto dire e fare ciò che ho detto e fatto.” E’ stata la reazione di Noah subito nel post-partita mentre si prepara a ricevere la “risposta” da parte della NBA (la prima di Adam Silver nelle vesti ufficiali di Commissioner NBA). “Spero accettino le mie scuse e che riesca a mettermi alle spalle quanto accaduto nel più breve tempo possibile. Non so bene cosa accadrà, ma comunque ci tengo a scusarmi.”.
L’NBA, quasi con ogni probabilità, accetterà le scuse alle quali, però, aggiungerà una sanzione da pagare come ammenda per il comportamento poco “educato”. “Ero frustrato per la partita e mi sono lasciato trasportare. Devo dare a Sacramento parecchio credito. Hanno giocato bene ed hanno meritato di dominare e vincere, ma io ero solo frustrato per come stava andando la partita. Ero frustrato per le chiamate, ma questo non mi da alcun diritto di tenere un comportamento simile. Meritavo di essere espulso per la cattiva condotta.” conclude il figlio del noto tennista in attesa di conoscere il verdetto della NBA.