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09/01/2014

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Minnesota Timberwolves

Situazione difficile per i Wolves: Love richiama i colleghi

Wolves
09/01/2014 - La sconfitta riportata dai Wolves per mano dei Phoenix Suns (104-103) ha assunto le veci della fatidica goccia che fa traboccare il vaso come testimonia quanto accaduto nella conferenza stampa post-partita. Kevin Love, il leader indiscutibile dei giovani Lupi, ha voluto pubblicamente riprendere i colleghi più esperti (J.J. Barea e Dante Cunningham) per il loro comportamento tenuto durante i time-out: “Non possiamo avere due ragazzi che se ne stanno seduti in fondo alla panchina e che potrebbero giocare un ruolo importante per questo team, ma che non si alzano in piedi durante i time-out. Dobbiamo agire tutti all’unisono. Comportamenti come questo mi fanno davvero diventare matto. Dovremmo essere un team” Dunque le parole di Love sono indirizzate al sopracitato duo Barea-Cunningham, ma come gli esperti hanno subito sottolineato quello del non agire come team è un problema un po’ di tutta la squadra.
L’attuale record (17-18) dimostra che Minnesota, alla ricerca di uno spot dei playoffs dopo 10 anni dall’ultima apparizione (2004), avrebbe anche il talento per fare bene, ma troppi atleti pensano solo per se o giocano senza impegno generando cosi tensione e disarmonia nello spogliatoio. Love, che comunque non ha citato il nome di nessun collega nella sua dichiarazione, sta provando ad innescare una reazione positiva all’interno della rosa prima che l’ambiente nello spogliatoio diventi insostenibile (come dopo il sopracitato match con i Suns) quindi imploda e spariscano ogni possibilità di playoffs. “Ci aspettiamo di più da loro due. Credo che anche loro confidino nel contribuire in modo maggiore. Non voglio puntare il dito contro nessuno e fare sembrare le cose più grandi di quello che in realtà siano, ma stanotte dovevamo battere una squadra e abbiamo bisogno del contributo di tutti per farlo, anche di quelli che non giocano nemmeno un minuto. Abbiamo bisogno di avere una squadra ed una panchina che agiscano come un tutt’uno.
Inutile dire che i tifosi targati Minneapolis sperano di vedere le parole di Love “spronare” il club e soprattutto cambiare l’approccio generale perché in palio, oltre ai playoffs, c’è anche il futuro dello stesso Kevin il quale nell’estate 2015 avrà la possibilità di entrare a far parte dei free-agent e nel caso Minnesota continui a perdere, allora, ci sarebbero davvero buone possibilità di vederlo andarsene nei panni di free-agent.