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08/01/2014

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New York Knicks
New York Knicks

Smith: -50.000$ per le scarpe slacciate agli avversari

Knicks
08/01/2014 - La serie di multe/sospensioni inflitte dalla Lega a J.R. Smith si arricchisce (purtroppo) di un nuovo capitolo dal valore di 50.000 dollari che saranno detrattati dallo stipendio del #8 dei New Knicks per “ricorrente gesto anti sportivo” ai danni dei colleghi avversari. La multa è arrivata oggi, ma come si intuisce dalla descrizione gli è viene assegnata perché recidivo al primo monito fattogli dall’ufficio centrale della NBA dopo il match di domenica contro i Dallas Mavericks.
Nella sopracitata partita Smith, durante il secondo quarto, ha rallentato il diretto avversario Shawn Marion slacciandogli una scarpa ed il gesto, in quanto mai (comprensibilmente) compiuto da nessun atleta sinora, non era passato inosservato alla NBA che, prima della sfida di martedì fra Bianco-Arancio e Detroit Pistons, aveva consigliato a J.R. di astenersi dal ripeterlo. Forse non troppo attentato ai comunicati stampa, però, Smith ha deciso di colpire nello stesso modo Greg Monroe slacciandogli la scarpa mentre i due erano nell’area colorata per un tiro libero e poi ha approfittato del momento di distrazione del collega (intento a riallacciarsi la scarpa) per colpire dalla lunga distanza. Stufa, ed anche probabilmente imbarazzata da tale gesto, l’NBA ha deciso di applicare la sopracitata multa a J.R. invitandolo a non ripetersi pena multa più salata e sospensione.
Il diretto interessato non commenta la notizia, ma purtroppo si tratta del terzo provvedimento disciplinare del 2013/14 adoperato dalla Lega nei suoi confronti. Il primo era arrivato in estate e scontato ad avvio campionato, cinque match a bordo campo nelle vesti di spettatore (non pagato), in conseguenza di un suo esame che non superava il test anti-droga. Il secondo provvedimento è stata un’ammenda di 25.000 dollari per commenti “ostili” nei confronti di Brandon Jennings. L’ex-Milwaukee Bucks si domandò, attraverso il Social Network Twitter, il reale valore del fratello di Smith nell’Nba o se ne facesse parte solo perché diretto parente di J.R. il quale, però, non gradì tale supposizione e si disse pronto ad inviare dei propri amici a Detroit per “mettere a tacere” Jennings. L’NBA, nonostante il commento risultasse poi cancellato, intervenne subito con la sopracitata multa.