25/11/2013 - Le fonti anonime riportate ieri trovano conferma nella realtà dal momento che lo staff medico dei Bulls, in accordo con giocatore e dirigenza, hanno optato per effettuare la strada più “lunga” (ma più sicura) per quanto concerne l’intervento al ginocchio di Derrick Rose.
Meno di 48 ore fa a Rose, infortunatosi nel terzo quarto del match con i Blazers di venerdì sera, era stato diagnosticato il menisco del ginocchio destro lacerato quindi necessitava una “visita” in sala operatoria dove avrebbe potuto imprendere due strade: ri-allacciamento del menisco strappato oppure rimozione totale. Nel primo caso sarebbero stati necessari circa sei mesi di riposo/riabilitazione. Nel secondo caso da uno ad un massimo due mesi di stop. Derrick ed i Bulls hanno deciso di intraprendere la prima strada dunque il campionato 2013/14 dell’MVP 2011 si può ufficialmente considerare concluso con la sopracita partita di venerdì scorso.
La decisione di percorrere la strada più lunga, come anticipato, nasce soprattutto da due fattori: i feed-back di chi si è già sottoposto alla rimozione completa del menisco e l’età di Rose. Tanti giocatori, l’ultimo Dwyane Wade, che hanno intrapreso la strada più “corta”, infatti, lamentano gonfiori e dolori al ginocchio che vanno ad aumentare con il passare degli anni. Vista la giovane età di Derrick (25 anni), e qui entra in gioco il secondo fattore, i Bulls, che si sono legati in modo “importante” a Rose (il suo ingaggio è il più alto di tutta la squadra), vogliono vederlo tornare ai livelli pre-infortunio 2011 dunque sono disposti ad attendere un altro anno (in aggiunta allo scorso) pur di vederlo competere di nuovo ai vertici della Lega senza temere ricadute.
Nessun membro dei Tori ha rilasciato dichiarazioni in merito perciò l’ultima resta quella di Thiibodeau già riportata ieri sera: “Ssiamo tutti dispiaciuti per Derrick. Gli ho parlato a lungo la notte scorsa. Considerate le circostanze in cui si trova possiamo dire che è d buon umore. Sta già pensando a come muoversi nella riabilitazione e ciò è tipico di Derrick. Detto questo noi non possiamo piangerci addosso per averlo perso. Noi siamo i Chicago Bulls. Noi abbiamo un obiettivo che è vincere. E personalmente confido che il nostro spogliatoio posso ancora competere per il titolo anche senza di lui.”