04/11/2013 - Fermo a causa della lacerazione del menisco laterale avvenuta in gara 2 del primo turno degli scorsi playoffs, match contro Houston, Russell Westbrook alle porte del training camp, il primo di ottobre, aveva annunciato un “inconveniente” nella propria procedura di riabilitazione che lo avrebbe costretto ad una visita in sala operatoria (intervento di artroscopia) e ad altri due mesi di stop. Dunque il rientro era slittato a fine novembre /meta dicembre salvo dare enormi segni di ripresa subito dopo l’intervento.
Ieri, dopo essersi consultato con i medici, Westbrook ha chiesto ed ottenuto il permesso di esordire nel primo match casalingo targato Thunder dando un solido contributo nella vittoria 103-96 inflitta ai danni dei Phoenix Suns. Russell ha chiuso con 21 punti e 7 assists ovvero completando alla perfezione Kevin Durant (33 punti e 10 assits) e portando i Thunder a vincere per la quinta volta consecutiva il match d’apertura sul proprio campo e a sconfiggere i Phoniex Suns per l’undicesima volta filata.
“Ho sbagliato un paio di tiri facili, ma con il tempo verranno anche questi tiri.” Esordisce il #0 dei Thunder nel post partita quindi prosegue: “Sono in grado di fare cosa voglio in campo. Potrei andare meglio ma cosi va già bene. Me lo aspettavo. Non mi attendevo di sicuro di rientrare a livelli dell’uomo bionico. Sto lavorando per migliorarmi.”. Poi la parola passa a coach Brooks: “Ci sono due cose che Wesrbrook fa ad altissimo livello. Vince. E’ un vincente. E’ un ragazzo che gioca sempre ai livelli che gli vengono richiesti. Non sempre è perfetto, ma ogni notte puoi essere sicuro che dà tutto cosa può. Questo mi ispira La seconda cosa che da, è la leadership. C’è andato un po’ perché maturasse, ma ora è il nostro leader.”