20/10/2013 - L’ “odio” generato dai Miami Heat è da considerare come una situazione positiva secondo quanto rilascia Mark Cuban.
L’owner dei Mavs, ad oggi l’unico club in tre anni capace di battere in una serie di playoffs gli Heat da quando è arrivato LeBron James (traguardo tagliato nel 2011 e che è valso il titolo ai Mavs), confida che tutta la lega trarrà beneficio dall’attuale status degli Heat vincitori di due titoli NBA consecutivi: “Con due titoli in attivo, continuano a giocare li ruolo dei ragazzi cattivi. C’è un po’ l’idea generale che loro siano degli spacconi e degli arroganti e questo fa tanto bene a loro quanto a tutta la lega perché chiunque li incontri vuole vincerli e da il massimo spiega l’eccentrico owner dei Bianco-Blu.
“E’ un po’ come se vivessero quanto accaduto agli Oakland Raiders quando erano una squadra vincente. Ovunque andassero erano i nemici da battere. Non voglio paragonare l’owner degli Heat Micky Arison a Al Davis, non sarebbe giusto,ma la situazione è analoga: o ami gli Heat oppure li odi.” Prosegue Mark prima di concludere: “Fa sempre bene all’NBA quando c’è una squadra che tutti vogliono battere. Come quando li avevamo battuti noi, mi ricordo che andavo in dei posti dove gente che non conoscevo mi faceva i complimenti e standing ovation per averlisconfittii. Fa bene all’NBA.”
Il (difficile) rapporto di Mark con gli Heat è iniziato nel 2006 quando la stagione si concluse con una delle finali, se non la finale, più discussa di tutti i tempi a causa dei numerosi e controversi fischi a favore degli Heat grazie ai quali, ma ovviamente non solo a questi, riuscirono a ribaltare un 2-0 in 4-2 ai danni dei Mavericks.