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08/10/2013

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Dallas Mavericks
Dallas Mavericks

Dallas si aspetta di più da Dalembert

Mavericks
08/10/2013 - Siglato nel corso dell’estate, dopo il fallito assalto a Dwight Howard ed aver scartato Andrew Bynum (il quale ha preferito Cleveland piuttosto di sottoporsi agli esami dello staff medico dei Mavs), il centro titolare di Coac Rick Carlisle è diventato l’ex (fra gli altri team) 76ers-Kings Samuel Dalembert.
Notoriamente criticato perché incapace di esprimere al massimo il proprio potenziale (forse per mancanza di voglia ed impegno) Carlisle lo aveva comunque inserito negli schemi offensivi e soprattutto sperava di sfruttarne le abilità difensive.
Tuttavia è bastato un solo match di pre-season affinchè l’ex-allenatore degli Indiana Pacers criticasse prima davanti alla squadra e poi pubblicamente il neo acquisto di origine Haitiane e passaporto Canadese. “Gli e l’ho detto chiaro e tondo di fronte a tutta la squadra che deve continuare a lavorare.” Esordisce Rick ai microfoni di ESPNDallas.com. “Abbiamo bisogno dei suoi minuti. Ha un ruolo molto importante nel equilibrio della squadra. E’ un fattore. Quando è in forma è un fattore tanto come difensore del ferro quanto come rimbalzista. Con lui in forma possiamo avere nel mezzo un grande, grosso ed atletico centro a pattugliare l’area.”.
Dunque nel mirino delle critiche è la forma fisica di Dalembert ben distante da quanto i Mavericks si attendevano di vedere per l’avvio del training camp quindi della pre-season. Intervistato in merito il diretto interessato spiga le proprie condizioni come una diretta conseguenza di un dolore alla schiena nato durante un allenamento della settimana scorsa. Noto per essere un uomo di poche parole, e che preferisce passare subito ai fatti, Carlisle potrebbe togliergli i gradi da starter e farlo partire dalla panchina dopo appena un paio di incontri.
Dirk Nowitkzi non commenta quest’ultima possibilità, tuttavia invita il collega a rimettersi in carreggiata: “Deve fare meglio. Tutti dobbiamo dare di più. Ma la buona notizia è che siamo al 7 di ottobre non al 7 di febbraio. Questo è un punto positivo, ma il prima possibile abbiamo bisogno di lui e delle sua forza.