J.R. Smith sospeso 5 partite dalla NBA
Knicks
Nonostante la disastrosa post-season New York ha voluto comunque confermargli la fiducia ed appena aperto il mercato J.R., senza entrare in contatto con altre squadre, si è accordato per estendere la propria permanenza nella “Città che non dorme mai” grazie ad un triennale dal valore di 18 milioni di dollari con un’opzione sul terzo anno lato “giocatore” (quindi il terzo anno è garantito salvo Smith decida di annullarlo per esplorare la free-agency).
Superati i “problemi” contrattuali Smith si è poi dedicato a quelli fisici finendo sotto i ferri per riparare il menisco laterale del ginocchio sinistro. I medici hanno confermato la riuscita dell’intervento che, però, lo costringerà a saltare tutto il training camp e probabilmente le prime due/tre settimane di stagione regolare. Tuttavia a questo periodo, e qui arriviamo alla notizia di oggi, bisognerà aggiungere altri cinque giorni di sospensione inflittigli dalla lega alle porte di questo week-end per violazione del programma anti-droga.
Squadra e giocatore non scendono nei dettagli dell’esame “fallito”, quindi risultato positivo, dunque l’unica cosa certa è che dovrà fare da spettatore non pagante e non pagato per cinque match che secondo le nuove regole del contratto di lavoro (entrate in vigore dopo lo sciopero) gli costeranno la 1/110esima parte del totale del proprio stipendio a match saltato. Dunque in totale circa 252.000 dollari.
La squalifica è l’ennesima di una (purtroppo) lunga serie per J.R.: nel 2009 saltò nove incontri per il coinvolgimento in un incidente in macchina avvenuto due anni prima e che costò la vita ad un passeggero (90 giorni di prigione); nel 2006 i match saltati furono 10 per il coinvolgimento nella rissa fra Denver Nuggets e New York Knicks; negli ultimi playoffs ha saltato gara 4 contro Boston per la gomitata tirata a Jason Terry.
Smith potrebbe ricorrere in appello all’ultima sentenza, ma al momento non ha ancora commentato la notizia.