03/09/2013 - Nelle prossime ore è atteso il taglio da parte dei Phoenix Suns di Michael Beasley ovvero la seconda scelta assoluta del draft 2008 che nel corso dell’estate ha riportato l’ennesimo guaio con la legge a causa della marijuana.
I problemi con la dipendenza da tale sostanza per Beasley sono nati praticamente nel giorno “zero” della sua carriera: addirittura venne sorpreso ad utilizzarla in una festino con delle ragazze nel camp indetto dalla NBA per spiegare ai rookie quali sono i “rischi” che si corrono ad essere una stella della Lega. La ramanzina, con tanto di iscrizione ad una clinica di disintossicazione voluta da Pat Riley, servi a poco perché l’estate successiva si auto-riprese in una foto su twitter con alle spalle un sacchetto “sospetto” (probabilmente contenente cannabis) .
Ceduto ai Wolves nel “tabula rasa” fatto da Miami nell’estate 2010, Beasley nel 2010/11 sembrava essersi gettato alle spalle tutti i problemi non facendo registrare guai fuori dal campo e viaggiando a oltre 19 punti e 5 rimbalzi quindi, per la prima volta in carriera, giustificando l’alta scelta al draft. Nel 2011/12 il suo ruolo venne ridimensionato all’interno dei “Lupi” (complice “l’esplosione” di Kevin Love) quindi a fine anno decise di trasferirsi presso i Phoenix Suns. All’interno del club targato Arizona, nonostante avesse ampi spazi e fosse uno dei pochi veterani, non ha mai convinto lo staff di Phoenix a concedergli troppi minuti chiudendo con la peggior stagione in carriera: 10.1 punti, 3.8 rimbalzi, 1.5 assists, 20.7 minuti in 75 match.
Nel corso dell’estate 2013 è stato arrestato per sospetto possesso di marijuana. Quest’ultimo fatto unito al basso rendimento messo in campo la passata stagione pare abbia indotto i Suns a sedersi ad un tavolo ed imbastire il discorso “taglio” nonostante abbia ancora 2 anni di contratto ad un totale di 9 milioni di dollari garantiti(i 6 milioni per il 2013/14 sono completamente garantiti mentre nel 2014/15 lo sono “solo” 3 degli altri 6). Per sopperire a tale evenienza Phoenix ha creato spazio con la cessione di Caron Butler ai Milwaukee Bucks in cambio di due stipendi minimi.