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26/08/2013

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Orlando Magic
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Dopo Hill, Kidd e AI3 anche T-Mac chiude con l'NBA

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26/08/2013 - L’estate 2013 si era aperta con l’addio di due grandi giocatori con alle spalle circa 20 anni d’esperienza quali Grant Hill e Jason Kidd quindi si sta concludendo con altre stelle decise ad appendere le scarpe al chiodo. Ieri abbiamo parlato di Allen Iverson mentre oggi ad annunciare di aver raggiunto il capolinea è Tracy McGrady. A diffondere la notizia è il diretto interessato tramite il network sportivo a Stelle e Strisce “ESPN”: “E’ 16 anni che faccio lo sport che più amo. Ho avuto una grande carriera, ma è giunta l’ora di andare punto a capo.
Nonostante si trovasse nel periodo in cui la maggior parte degli atleti proveniva da College mentre lui arrivava direttamente dalla High School, McGrady, venne comunque selezionato al primo giro del draft 1997 dai Raptors guidati dall’intuizione di Isiah Thomas (parecchi difetti nell’assemblare squadre, ma pochi dubbi sulla capacità di scoprire talenti). T-Mac trascorse i primi tre anni di carriera a Toronto dove, oltre al soprannome “The Big Sleep” (in quanto “ammazzava” il freddo inverno canadese dormendo), confermò di valere la scelta al primo giro crescendo e migliorando stagione dopo stagione.
Nelle vesti di free-agent passò agli Orlando Magic, suo team preferito, diventandone, complice anche la prolungata assenza di Grant Hill, l’uomo immagine nonché trascinatore di inizio millennio. La miglior stagione risale al 2002/03 quando in 75 match chiuse a quota 32.1 punti, 45.7% dal campo, 6.5 rimbalzi e 5.5 rimbalzi in 39.4 minuti di utilizzo a serata. Purtroppo ad Orlando iniziarono anche i dolori (cronici) a schiena e ginocchia che hanno accompagnato tutta la parte restante della sua carriera suddivisa fra Rockets (dal 2004/05 al 2009/10), Knicks, Pistons e Hawks.
Finita l’esperienza con Atlanta (minimi personali in minuti, punti e rimbalzi – escludendo il 2009/10 fatto di appena 6 match) T-Mac aveva strappato un ingaggio garantito per gli ultimi mesi dello scorso campionato con i San Antonio Spurs. I Nero-Argento, però, lo hanno usato a dir poco con il contagocce. “Quando eravamo in Finale e Manu aveva dei problemi, personalmente pensavo di poter contribuire in modo positivo.” Prosegue Tracy nella dichiarazione d’addio aggiungendo, però, di capire il punto di vista degli Spurs: “Mi avevano detto che non avrei giocato e che mi tenevano solo come ultimo backup. Li capisco.”.
Dunque la carriera NBA di McGrady si conclude con 15 anni di carriera nei quali ha disputato 938 match, 703 volte titolare, con una media pari a 32.7 minuti, 19.6 punti, 43.5% dal campo, 33.8% da oltre l’arco, 5.6 rimbalzi, 4.4 assists, 1.2 recuperi ed 1 stoppata di media a partita.
Prima di concludere la propria intervista Tracy si è detto comunque aperto alla possibilità di giocare ancora un paio di campionato nel Vecchio Continente oppure in Cina.