Washington non attende: Wall firmato fino al 2018/19
Wizards
Il prodotto di Kentucky non ha perso tempo prendendo sin da subito le redini della franchigia convincendo i Wizards a dargli un’estensione con un anno d’anticipo rispetto a quando sarebbe entrato a far parte dei free-agent con restrizioni. I detrattori di Wall, oltre alle sopracitate note sul All Star Game e sui playoffs, sottolineano come in tre anni non sia mai stato in grado di disputare una stagione completa. In verità l’unico “full” si è registrato nel campionato ridotto dal lockout 11/12 con 66 partite disputate. Tuttavia dall’altra lato della bilancia, a convincere gli ex-Bullets dell’estensione, ci sono dei numeri da vero e proprio fuori classe: 18.5 punti, 7.6 assists, 4 rimbalzi, 1.3 recuperi, 44.1% dal campo e 80.4% dalla lunetta sono le cifre accumulate da Wall in 49 match disputati nel 2012/13. Dunque Washington, decisa ad evitare di vederlo andarsene appena ne avesse avuto l’opportunità, non ha battuto ciglio ad offrigli il massimo salariale disponibile ovvero un quinquennale da 80 milioni di dollari.
Alla conferenza stampa indetta dagli “Stregoni”, oltre al diretto interessato, sono stati invitati tutti i suoi famigliari fra cui la madre, Frances Pulley, che ha cresciuto Wall da sola in seguito alla morte del padre avvenuta quando il futuro talento dei Wizards aveva appena 9 anni. Le prime parole di un John visibilmente emozionato, con lacrime agli occhi, sono state proprio dirette alla mamma: “Ho provato a non guardare mia mamma per un attimo. E’ la persona più emotiva che conosca. Mi ha davvero tolto il fiato, vedere mia madre e vedere finalmente realizzarsi quello per cui ha tanto lavorato. ” Wall si è poi pubblicamente impegnato a donare 1 milioni di dollari alle istituzioni che aiutano i meno fortunati nell’area di Washington. Sull’estensione in termini di “basket” invece commenta: “La mia principale caratteristica come persona è che sono un leader, non uno seguace di qualcun altro. Avrei avuto l’opportunità di essere free-agent e come tale andarmene dove più mi pareva. Se fossi stato un seguace mi sarei messo all’ombra di qualcun altro cercando di vincere il titolo altrove. Ma io sono una persona di parola e mi piacere finire le cose dove le ho iniziate. E’ da parecchio tempo che non raggiungiamo la terra promessa di vincere un titolo NBA. Mi rendo conto che siamo ancora ben distanti, ma uno dei miei obiettivi prima di vedere la mia carriera finire è quello di vincere un titolo qui.”
La conferenza si è chiusa con le parole di Grunfeld ovvero il presidente dei Wizards che prima lo ha selezionato al draft e adesso lo “incorona” ufficialmente uomo franchigia per gli anni a venire: “Il giorno in cui abbiamo scelto John, l’idea comune era quella di costruire la franchigia su di lui ed intorno a lui. Negli ultimi tre anni ha dimostrato parecchia abilità nel guidare questa franchigia nella giusta direzione, la direzione dei playoffs NBA.”