Dallas mette al microscopio Andrew Bynum
76ers
Mavericks
Proprio il termine “possibile” è cosa sta facendo procedere la Big D con i piedi di piombo perché prima di dargli un contratto multimilionario i Mavericks vogliono essere sicuri al 110% che Andrew possa giocare liberamente senza essere affetto da quelli che, purtroppo, sembrano problemi cronici alle ginocchia.
Ricapitolando brevemente la carriera di Bynum è dal 2008, anno in cui avvenne il primo infortunio alla rotula, che campionato dopo campionato (a volte in stagione regolare, altre volte nei playoffs) è costretto a fermarsi \ limitare il proprio gioco per i dolori alle ginocchia. L’apice lo ha raggiunto nella stagione appena conclusa, 2012/13, dove con la divisa dei 76ers, i quali lo acquistarono nella maxi trade della scorsa estate (coinvolgendo Magic, Lakers e Nuggets), non ha disputato nemmeno una partita. Saltato il training camp, sposto per tre volte il debutto con Philadelphia sino a chiedere più tempo senza definire una data. A metà novembre, in piena riabilitazione, scoprì che gli esercizi svolti sino ad allora non erano serviti a nulla (si fece male giocando a Bowling) quindi a metà marzo, quando ogni terapia aveva fallito, tornò sotto i ferri con un’operazione di artroscopia su entrambe le ginocchia.
Alla luce di tutto ciò è facile capire il motivo per cui Dallas stia esaminando a fondo le analisi di Bynum e ne stia facendo di nuovo con l’ausilio del proprio staff medico considerato, grazie alla presenza di Casey Smith (preparatore atletico di Team USA) e del dottore T.O. Souryal, uno dei migliori (se non IL migliore) di tutta l’NBA. L’esempio di successo più eclatante di questa coppia è Tyson Chandler. Considerato, a causa di due infortuni consecutivi quando indossava la divisa degli Hornets, a rischio “fine carriera” quando arrivò a Dallas recupererò al 100% ed il suo rendimento riprese vita nel migliore dei modi (titolo vinto nel 2011 ed eletto miglior difensore 2012).
Dunque se lo staff medico Bianco-Blu dovesse trovare riscontri positivi nelle rotule di Andrew allora ci sono buone possibilità di vedere l’ex-Lakers trasferirsi a Dallas e (si spera) tornare in azione ai livelli della sua ultima stagione disputata (nel 2011/12 fu autore di 18.7 punti, 11.8 rimalzi e 2 stoppate che gli valsero la convocazione al All-Star Game).