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24/06/2013

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Boston Celtics
Boston Celtics

L.A. Clippers
L.A. Clippers

Clips e Celtics in attesa del verdetto NBA su Rivers

Celtics

Clippers
24/06/2013 - Quanto riportato ieri dalle gole profonde pare stia risultando vero dal momento che i Los Angeles Clippers ed I Boston Celtics si sono accordati su quanto riguarda Doc Rivers. Dunque Byron Scott, del quale abbiamo parlato nemmeno 24 ore fa, era una “falsa pista” messa in circolazione dalla dirigenza dei Clips per dare tempo ai Celtics di gestire al meglio la situazione (senza la pressione dei media).
Danny Ainge, nonostante la serie di smentite dell’ultima settimana, pare sia sempre stato d’accordo per mettere in piedi gli scambi con la città degli Angeli perché, almeno secondo quanto trapela da gole profonde, vede il proprio club ormai in declino dunque pare abbia deciso di accelerare l’inizio dei lavori di “ricostruzione” del club dicendo addio a Rivers al quale (forse) seguirà l’uscita di scena di Garnett e Pierce.
Per ora è stata sottoposta all’ufficio centrale della Lega solo la richiesta di rescissione per quanto riguarda il contratto di Doc Rivers (ancora 3 anni a 21 milioni di dollari) che i Clips sono pronti a firmare con gli stessi termini (durata/entità). Inoltre i Clips si impegnano a cedere la loro prima scelta al draft del 2015.
Invece non viene fatto nessun riferimento per quanto riguarda Kevin Garnett e Paul Pierce. Garnett pare destinato a fare le valigie come contropartita di DeAndre Jordan e delle future prima scelte, mentre Paul Pierce può essere tagliato entro il 30 giugno con la “sola” penale di 6 milioni di dollari (al posto di pagargli i 15.3 previsti per il campionato 2013/14). Pure Double P, nativo di L.A. , potrebbe essere coinvolto nell’affare Clips come contropartite di future scelte.
Il motivo per cui i loro nomi non sono stati ancora sottomessi all’ufficio centrale della NBA per uno scambio sono da ricercarsi in quanto affermato da David Stern nell’ultima settimana. Mentre si dibatteva sul possibile arrivo di Rivers ai Clips, infatti, Stern si è detto pronto a rifiutare ogni successivo scambio che coinvolgesse Garnett o altri giocatori dei Celtics con direzione Clippers perché accordi simili sono vietati dalla NBA in quanto etichettati come “sotto banco”. Detto in altre parole non si può organizzare una serie di scambi e poi sottometterli all’approvazione solo al verificarsi di una certa condizione (ad esempio, nel caso dei Celtics, accordarsi per cedere Garnett e Pierce, ma effettuare la trade solo dopo che il coach si è spostato). Per convincere Stern che non si è verificata una situazione simile, almeno secondo quanto trapela da gole profonde, i Celtics potrebbero appellarsi al fatto che ufficialmente nessun giocatore coinvolto e/o allenatore abbia mai commentato o confermato pubblicamente quanto veniva pubblicato dai mass-media. Restiamo in attesa di svolgimenti.