Detroit punta su Mo Cheeks
Pistons
Lo scorso due giugno, come hanno reso noto fonti anonime, la MoTown aveva ridotto la lista dei potenziali nuovi coach a due nomi: Nate McMillan e appunto Mo Cheeks. Entrambi sono stati chiamati ad un terzo colloquio ed alla fine Gores, ricordiamo che ha assunto l’amico Phil Jackson nelle vesti di consulente per aiutarlo a sceglierlo l’uomo più adatto alla ricostruzione dei Bad Boys, ha optato per Cheeks.
Impegnato negli ultimi quattro anni come assistente di Scott Brooks ai Thunder, Cheeks, prenderà il posto lasciato vacante da Lawrance Frank (licenziato alla fine della stagione) diventando cosi il quarto allenatore nell’arco di sei stagioni (prima di Frank: John Kuester e Michael Curry) ed il nono a partire dalla stagione 1999/2000. Dal titolo raggiunto nel 2004 i Pistons hanno intrapreso una lenta parabola verso il declino come testimoniano le sei apparizione consecutive nelle finali della Eastern Conference raggiunte nel 2008, ma “appena” due viaggi in finale e soprattutto un solo titolo vinto. Dal 2008 il regresso è stato più “accelerato” per via dell’uscita di scena di tanti veterani che hanno lasciato spazio all’attuale roster.
Uno dei compiti di Cheeks sarà proprio quello di puntare sui giovani, quali Andre Drummond, Greg Monroe, Brandon Knight e l’ottava scelta del prossimo draft, per riportare i Rosso-Blu almeno a scendere in campo oltre la metà di Aprile.
La scelta di puntare si di Cheeks non è priva di critica dal momento che le sue due precedenti avventura come capo allenatore non sono state di certo “idilliache”. A Philadelphia venne licenziato durante il 2008/09 quando i 76ers avevano un record di 9-14. A Portland successe pressoché la stessa cosa con un licenziamento nel 2004/05 sul record di 22-33. Il record personale di Mo parla di 122-147 ai 76ers e 162-139 a Portland. Quella con Detroit potrebbe essere l’occasione giusta per rilanciare la sua carriera.