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Sacramento Kings
Sacramento Kings

L'NBA vota: Kings a Sacramento, Seattle resta (per ora) senza Sonics

Kings

Sonics
16/05/2013 - In un hotel di Dallas, come era previsto da circa 3 mesi, i 30 attuali owner delle franchigie NBA si sono incontrati per decidere il futuro dei Kings.
Ricapitolando brevemente l’accaduto degli ultimi 2 anni e mezzo i fratelli Maloof, owner di maggioranza del club targato Sacramento, hanno più e più volte cercato di mettersi d’accordo con il consiglio comunale per l’edificazione di una nuova arena, ma le parti non hanno mai raggiunto un accordo. Stanchi di questa situazione lo scorso Dicembre, notizia resa pubblica a Gennaio 2013, hanno trovato nel magnate di Seattle Chris Hansen la persona giusta a cui vendere il club. L’obiettivo degli investitori capeggiati da Hansen, fra cui Ballmer (CEO Microsoft) , è stato chiaro fin da subito: acquistare i Kings per portarli a Seattle e ridare vita ai Sonics (e ad una nuova arena). Appresa tale annuncio, però, il sindaco di Sacramento Kevin Johnson si è immediatamente adoperato per mettere in piedi una contro proposta in collaborazione con il multi miliardario Ranadive per acquistare i Kings, costruire una nuova arena a Sacramento e quindi trattenerli in California. Tale offerta, studiata con l’aiuto della Lega, ha trovato il consenso della commissione NBA incaricata di valutare il passaggio dei Kings nello stato di Washington che la settimana scorsa ha stilato un report dove consigliava agli owner di votare contro il trasferimento. Hansen rispose al report dicendosi pronto ad autotassarsi di 4 milioni di dollari (per un totale di oltre 100) a franchigia per convincere gli attuali proprietari a votare positivo al ricollocamento. Intanto i fratelli Maloof, notizia di 48 ore fa, hanno posto un veto: nel caso di voto negativo, non vendono le azioni quindi il piano ideato da Johnson e Renadive non potrà essere effettuato.
Alla luce di tutto ciò gli owner, e qui torniamo alla notizia di oggi, hanno espresso il proprio parere: con 21 contrari e 8 a favorevoli i Kings non possono trasferirsi a Seattle.
Direi che si tratta di una vittoria per la città di Sacramento, non una vittoria della NBA.” Esordisce il Commissioner David Stern che ha passato le ultime settimane fianco a fianco con Renadive e Johnson per mettere in piedi la controproposta a quella di Hansen. Tuttavia, come riportato sopra, tale offerta potrebbe trasformarsi in un “nulla di fatto” se davvero i Maloof dovessero tenere fede alla propria parola e quindi ritirassero i Kings dal mercato. Infatti l’offerta studiata con la comunità dei Kings parte dal presupposto che i Maloof vendano le proprie azioni. Se cosi non fosse decadono tutti i progetti di costruzione di una nuova arena e quindi si riapre lo scenario di malcontento visto (e riportato sopra) negli ultimi due anni.
Mi aspetto che troveremo il modo per fare comunicare i fratelli Maloof con Ranadive. Non sarà facile e non ne abbiamo la certezza, ma stiamo lavorando per ottenere questo risultato.” Afferma David il quale, come ricorda in prima persona, non ha alcun modo per costringere l’attuale dirigenza a vendere: “Loro sono gli owner ed hanno tutti i diritti di esserlo. Adesso, dopo aver spalleggiato in tutti i modi e fino alla fine il gruppo di Seattle, speriamo i Maloof, considerato che in passato hanno sempre scelto il meglio e fatto tutto li possibile per Sacramento, trovino la giusta motivazione affinchè la transazione con la nuova dirigenza avvenga nel modo più veloce e la franchigia possa tornare a crescere.
All’ottimismo di Stern, però, non segue quello di George Maloof che incaricato dagli altri due fratelli (Joe e Gavin) di recarsi a Dallas per il meeting, ha subito frenato gli entusiasmi: “ Quella di non vendere al gruppo di Ranadive è una scelta condivisa di tutta la nostra famiglia. Comunque adesso tornerò a casa per discuterne con gli altri membri e con Chris Hansen. Vedremo cosa accadrà. Non è finita cosi.