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Chicago Bulls
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Miami Heat
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Pioggia di multe su Chicago

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Heat
13/05/2013 - Le partite della serie Bulls-Heat sono state accese tanto in campo quanto fuori ed è proprio qui che “fioccano” le multe diramate dall’ufficio centrale della NBA con destinazione Chicago.
A pagare 35.000 dollari per un proprio commento indirizzato agli arbitri al termine di gara 3 delle semi finali della Eastern Conference è coach Thobodeau. La “frase” incriminata è la seguente: “Mi rendo conto di come stiano andando le cose. Le vedo molto da vicino. La realtà è che non otteniamo i fischi che ci spettano.” Da sempre nota per punire ogni dichiarazione contro gli arbitri utilizzando il “pugno di ferro”, l’NBA non si è smentita con la sopracitata multa.
Thibodeau, intervistato qualche ora fa, non è tornato sull’argomento preferendo concentrarsi sull’imminente gara quattro dopo le turbolenze della terza sfida. In quest’ultima gara, oltre al sopracitato commento, aveva anche criticato LeBron James accusandolo di aver esageratamente simulato il contatto con Nazr Mohammed costato a quest’ultimo l’espulsione. “Dal punto dove io mi trovavo, ho visto chiaramente qualcuno simulare alla grande.” Ha affermato Tom in riferimento al quattro volte MVP, proseguendo: “Non penso il gesto di Mohammed fosse da espulsione. Capisco quando c’è un fallo antisportivo, quello lo capisco di sicuro, ma un’espulsione a Narz, no. Non ha senso..
Intervistato sull’argomento il Prescelto non si è fatto problemi a rispondergli: “E’ la stessa cosa di quando la gente diceva sul mio conto che ero sopravvalutato. Quindi gli do la stessa risposta. Non ho bisogno di simulare. Il mio gioco di sicuro è aggressivo, ma non ho bisogno di simulare. Non sono mai stato uno che simula e se devo essere sincero non sono nemmeno capace di recitare bene. Quindi i suoi commenti non mi interessano.

Lasciamo Thibodeau e James, ma restiamo sempre in ambito Bulls-Multe perché oltre al sopracitato coach dei Bianco-Rossi anche Taj Gibson alla vigilia di gara 3 ha ricevuto un’ammenda dal valore di 25.000 dollari. Nel caso di Taj tutto nasce nella seconda partita della serie dove a 10.13 del quarto periodo l’arbitro Scott Foster gli ha fischiato due falli tecnici consecutivi che gli sono costati l’espulsione. Dopo aver ricevuto il primo Gibson, preso dall’emozione, ha insultato il direttore di gara ricevendo il secondo quindi la fine “anticipata” del match e poi la multa. In gara due Chicago ha chiuso con la peggior sconfitta di playoffs nella storia della franchigia: 115-78.
Ho sempre avuto un buon rapporto con Scott.” Spiega Taj riferendosi all’arbitro: “Era una di quelle partite dove hai i nervi a fior di pelle, si tratta dei playoffs e alcune parole vengono dette d’istinto. Questo non vuol dire che volessi offendere Scott. Parecchie volte è un ottimo arbitro. Avrei dovuto gestire la situazione e me stesso in modo migliore. Andando via senza fare commenti. E’ stato un gesto dettato dalla frustrazione.