Home page & Nba News
Albi d'oro, All-Nba Team e Biografie
Salari e curiosità sulla Nba
Altre notizie/video del
07/05/2013

Archivio News/Video

Brooklyn Nets
Brooklyn Nets

Tre nomi nella "prima" lista dei Nets

Nets
07/05/2013 - La dirigenza dei Nets non perde tempo e a nemmeno 48 ore dall’addio a P.J. Carlesimo, del quale abbiamo parlato nei giorni scorso, ha iniziato la caccia a Phil Jackson. L’allenatore più vincente nella storia della NBA è l’obiettivo numero uno per Brooklyn la cui lista conta solo altri due nomi: Larry Brown e Brian Shaw.
Dunque al momento né Nate McMillan, né Jeff Van Gundy e tanto meno suo fratello Stan (i nomi più gettonati per il ruolo sino a ieri) fanno parte dei candidati intervistati a breve. Tuttavia, come gole profonde fanno sapere, lo diventerebbero solo se i primi tre (Jackson-Brown-Shaw) dovessero rifiutare la proposta di Prochorov. Un altro “secondo” potenziale favorito è Doc Rivers il quale, però, attualmente è sotto contratto con i Celtics. Questo implica che lui e/o la dirigenza (ammesso vogliano interrompere i rapporti) dovrebbero negoziare una buona uscita o comunque dargli il permesso per discutere di un nuovo ingaggio con altre squadre. In fondo alla lista, ma comunque sempre tra i preferiti, c’è lo storico coach degli Utah Jazz Jerry Sloan. Quest’ultimo, oltre a portarsi dietro un’esperienza pluridecennale, ha visto Williams crescere ed affermarsi nella NBA con la divisa dei Jazz perciò ha il vantaggio di conoscere già l’uomo franchigia dei Nets.
Da parte dei diretti interessati, ovviamente, non si registra nessun commento perciò gli unici restano quello di Billy King (GM dei Nets) e Phil Jackson. Il primo ha detto di voler contattare Phil telefonicamente nei primi giorni di questa settimana. Mentre l’ultima intervista di Phil, che si è impegnato come ”consulente” di Dumars nella ricerca di un nuovo capo allenatore da mettere sulla panchina dei Pistons, risale alla settimana scorsa dove disse di essere interessato a tornare nella NBA, ma in un ruolo tipo quello di Pat Riley a Miami (quindi nella dirigenza e non in “prima linea”).