NY vince l'Atlantic: non accadeva dal 1994
Knicks
In effetti sia Woodson che Smith hanno ragione ad essere soddisfatti perché era dal 1994 che gli Knicks non concludevano ai vertici dell’Atlantic Division. Dietro alla vittoria, come al successo generale del club targato New York, c’è la firma di Carmelo Anthony capace di segnare 21 punti nel decisivo terzo quarto (37 punti in tutto) terminato sul punteggio di 95-71 e che di fatto ha messo in cassaforte il match. L’ex-Nuggets è il primo giocatore dei Knicks dai tempi di Bernand King, attualmente ritirato e già membro della Hall of Fame, capace di concludere cinque partite consecutive con almeno 35 punti.
Inoltre si tratta della “W” numero 13 filata per il club della Grande Mela che non vinceva cosi tante partite consecutivamente dal 1994 (quando la striscia arrivò a quota 15 – dal 01 Marzo al 02 Aprile). Se Melo e soci fossero in grado di vincere le restanti cinque sfide andrebbero a pareggiare il record di franchigia fissato a quota 18 e risalente al 1969-70 (anno in cui gli Knicks vinsero l’unico, almeno sinora, titolo della NBA).
“Penso che sia stato davvero molto bello vedere ‘Melo giocare in quel modo perché è facile immaginare cosa c’è nella sua testa.” Esordisce Woodson che ancora una volta si conferma il coach ideale per gli Knicks (ricordiamo “ereditati” circa 12 mesi fa in seguito all’addio/fallimento di Mike D’Antoni). “Lui pensava a vincere la division ed ha fatto di tutto affinché a nessuno possa venire il dubbio che non siamo meritevoli di questo titolo.”. La notizia della vittoria della Division si è diffusa all’interno del Madison Square Garden quando il match era già finito e alcuni dei tifosi, come accade ogni volta che l’esito della partita in corso risulta scontato, avevano già lasciata la World Most Famous Arena. Comunque non sono mancati i festeggiamenti. “Non c’è alcuna motivo per cui non dovrei avere un sorriso in faccia.” Ha affermato Anthony soddisfatto del traguardo raggiunto. “Abbiamo raggiunto un obiettivo che ci eravamo fissati prima dell’avvio del campionato, al training camp. Per noi si trattava di un punto davvero molto importante da raggiungere.”