Ufficialmente finita - mai iniziata - la stagione di Bynum
76ers
Tornando alle parole di Di Leo l’annuncio, che per certi versi era quasi scontato, è stato l’ultima di una lunga serie: la prima volta che Philadelphia annunciò il rientro ai box di Bynum risale allo scorso Ottobre quando venne ritirato dal training camp per “precauzione” con l’obiettivo di recuperare entro il 31/10. Alla serata d’apertura, però, non si presentò e dopo tre rinvii chiese tempo sino a metà dicembre. Mentre aspettava, fine novembre, si fece male al ginocchio giocando a bowling. Subito sottoposto a tutti gli esami del caso fu subito chiaro che gli esercizi di riabilitazione svolti sino a quel momento non avevano dato i frutti sperati quindi aveva bisogno di altro tempo. Una settimana più tardi venne messo in lista infortunati a tempo indeterminato. Oggi, come anticipato, è arrivata l’ultima “tegola” ovvero stagione finita ancor prima di iniziare.
Philadelphia sperava di farne il proprio centro titolare con cui riportare il club fra l’elite della NBA ed i numeri ottenuti da Bynum l’altranno (18.7 punti e 11.1 rimbalzi di media) sembrava portare nella direzione giusta. Orfani di Andrew e di Andre (Iguodala – ceduto nella maxi trade dell’estate ai Nuggets proprio per arrivare a Bynum) Philadelphia è stata in grado di mettere in piedi un buon avvio di stagione salvo poi “affondare” al record attuale di 26 vittorie e 40 sconfitte.
In estate sarà interessante vedere quale tipo di offerte riceverà e da quale squadra poiché puntare su di lui, visto quanto accaduto nel 2012/13, rappresenta una vera e propria scommessa: il pericolo maggiore, ovviamente, è quello di ingaggiarlo e poi non vederlo giocare se non addirittura ritirarsi a causa dei problemi cronici alle ginocchia. Da parte sua Bynum non ha mai nascosto di meritare/puntare al massimo salariale.