28/01/2013 - La vittoria 100-98, arrivata dopo due over-time, dei Celtics sugli Heat non è stata festeggiata dai tifosi Bianco-Verdi che tanto meno la ricorderanno come una partita positiva. A “rovinare” la festa, e con buone probabilità anche la stagione, di Boston è l’infortunio accaduto a Rajon Rondo. In verità tutto è iniziato due giorni fa quando contro gli Hawks, dove i Celtics sono caduti nonostante avessero un vantaggio di 27 punti, il #9 si era fatto male al ginocchio destro ed i medici gli avevano diagnosticato una iperestensione della rotula che avrebbe dovuto guarire con un po’ di riposo. Trascorse 48 ore Rondo, stamattina, ha preso parte alla sessione allenamento in vista del match contro gli Heat, ma con scarso successo: i suoi movimenti continuavano ad essere limitato, il dolore non accennava a diminuire e quindi lo staff medico, dopo un’attenta analisi, ha deciso di trasportarlo presso l’Ospedale England Baptist per una risonanza magnetica. Mentre Doc Rivers schierava Courntey Lee nel quintetto base da anteporre agli Heat, i medici dell’ospedale scoprivano una lacerazione fra i tendini del ginocchio di Rondo con conseguente stop immediato e visita alla sala operatoria. Attualmente non si conosce ancora quando sarà effettuato l’intervento chirurgico, ma i tempi di recupero si aggirano intorno agli 8 mesi dunque il campionato 2012/13 di Rajon si può considerare ufficialmente concluso. “La notizia di Rondo è davvero dura da mandare giù.” Ha esordito Rivers nella conferenza post-partita del match con Miami. “Ne sono venuto conoscenza prima della palla a due, ma ho preferito non dire niente a nessuno. Si tratta di una notizia dura da accettare e non volevo togliesse concentrazione ai giocatori.” Come anticipato senza Rajon Rondo la situazione di Boston si complica ulteriormente (record attuale 21-23) perché i Celtics, oltre al play titolare, perdono uno dei loro migliori giocatori: 13.7 punti, 11.1 assists e 5.6 rimbalzi sono state le medie partita tenute sinora da Rajon. “Troveremo qualcuno nel nostro spogliatoio che prenderà la situazione in mano e lo sostituirà.” Afferma Coach Doc prima di lanciare un monito verso la stampa che considera Boston già “morta” ed esclusa dalla corsa ai playoffs 2013: “Potete iniziare a scrivere il nostro necrologio, ma di sicuro non lo farò io. Noi ci arrendiamo e non andiamo da nessuna porte. Continueremo a lottare.”