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23/01/2013

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L.A. Lakers
L.A. Lakers

Howard-Lakers: nessuna trade in vista (per ora)

Lakers
23/01/2013 - Arrivati al “giro di boa” della stagione diventa sempre più evidente come il progetto Lakers faccia fatica a decollare e la recente sconfitta subita per mano dei Bulls (ancora orfani di Rose) non fa che aggravare il già allarmante record (17-24). Proprio il trovarsi in una realtà ad anni luce di distanza da quella sperata pare stia facendo riflettere Dwight Howard il quale, arrivato nella maxi-trade dell’estate, ha la possibilità di diventare free-agent il prossimo 1 luglio ed eventualmente andarsene senza alcun vincolo verso i Lakers. Quando lo scorso Agosto si unì a Los Angeles, Dwight, sperava di trovare il giusto ritmo con Bryant per formare una coppia “esplosiva” e capace di imporsi nella NBA. Tuttavia Howard fa fatica ad adattarsi e, almeno secondo quanto trapela dalle gole profonde dell’ultimora, considera gli schemi di D’Antoni come il principale ostacolo al successo. Pubblicamente non si è mai lamentato e/o ha espresso desiderio di andarsene a fine anno, ma nell’ultima settimana si sono intensificati parecchio gli scenari di trade che lo coinvolgono al punto da far intervenire pubblicamente il GM Mitch Kupchak: “Non penso proprio che ci troviamo al punto di fare una conferenza stampa ed annunciare: ‘E’ ora di fare una trade’ e poi vedere avverarsi una trade in tre o quattro giorni. Questa lega non funziona cosi e da parte nostra non c’è desiderio di fare scambi imminenti.” L’obiettivo dei Lakers continua ad essere quello di vedere “Superman” adattarsi agli schemi e quindi rinnovarlo a lungo termine per farne l’uomo franchigia del domani. Nella conferenza post-partita del sopracitato match contro i Bulls Il diretto interessato non commenta le voci, ma piuttosto preferisce concentrarsi sulla sconfitta: “Ci hanno reso difficile la vita. Ho sbagliato subito un paio di tiri e poi non mi hanno più concesso la possibilità di giocare come volevo.” In totale ha concluso con 8 punti e appena 5 tiri tentati. “Non c’è niente che possa fare. Solo continuare a giocare, non farmi prendere dalla frustrazione. Continuare ad allenarmi e per quanto dura possa essere resisto alla frustrazione.” Concludiamo ricordando che il mercato estivo 2012 ha portato i Lakers a sfondare i 100 milioni di dollari nel monte salari (con le addizioni di Nash e Howard unite all’aumentare progressivo degli stipendi di Gasol, Artest e Bryant) con una luxury tax da pagare vicino ai 30 milioni di dollari.