17/01/2013 - Fra i giocatori che scenderanno in campo in Inghilterra, per la serie di partite organizzate dalla NBA come tour Europeo, non ci sarà Rasheed Wallace che prosegue la degenza in lista infortunati Bianco-Arancio. Purtroppo questo prolungamento non promette niente di buono, anzi secondo alcune gole profonde ci sono serie possibilità che la stagione 2012/13 dell’ex-Pistons sia giunta al termine (e probabilmente anche la sua carriera). Il 15 Dicembre scorso gli Knicks avevano annunciato la decisione di tenere fermo Wallace, 38 anni, un paio di partite nell’ottica di vederlo recuperare da quello che era stato etichettato come un “dolore al piede”. Il passare dei giorni si è susseguito a quello della settimane ed infine si è giunti ad un mese. Sette giorni fa Mike Woodson, uno degli elementi chiave per convincere Wallace a lasciare lo status di “ritirato” ed a tornare in campo, aveva detto che a breve si aspettava di riavere il proprio numero 99. Oggi, intervistato di nuovo sull’argomento, i toni sono cambiati: “Tornerà. Ma quando, non lo so.” esordisce a chi gli fa domande su uno degli elementi cardine dei Pistons Campioni ‘04. “Stiamo gradualmente cercando di riportarlo in campo, quando potrà di nuovo correre allora potrà di nuovo indossare l’uniforme. Ma quando tutto ciò accadrà, non lo so.” Come detto Sheed ha 38 anni e da un paio di stagioni fa si era ritirato salvo ritornare solo perché una delegazione di membri dei Knicks (capeggiata da Mike Woodson conosciuto ai tempi Detroit) lo aveva convinto ad unirsi a ‘Melo e soci. Oggi alcuni dei suoi sostenitori, non vengono fatti nomi, pare gli abbiano voltato le spalle e sarebbero inclini ad un suo taglio in favore della firma di un altro big-man (il candidato numero uno è il trentacinquenne ex-Nets/Nuggets/Clippers Kenyon Martin). La Grande Mela conta già 15 giocatori sotto contratto dunque per aggiungerne un nuovo volto devono necessariamente tagliare qualcuno. Tornando alle condizioni di salute dell’ex-Blazers, che quando stava bene viaggiava a 7.2 punti e 3.2 rimbalzi in 14.6 minuti (20 partite), i medici parlano di un aggravarsi delle condizioni nel piede sinistro che è degenerato in reazione da stress. Resta incerto se oltre alla reazione ci sia anche una microfrattura. Intervistato meno di sette giorni fa sull’argomento il diretto interessato, a chi gli domandava i tempi di recupero ipotizzandoli in una settimana, ha semplicemente commentato: “Non è cosa penso.”