08/01/2013 - Il calendario delle tre prossime partite dei Lakers prevede due sfide fuori casa (Houston, San Antonio) ed una allo Staples Center (Oklahoma City), ma (purtroppo) ci sono buone possibilità che in nessuna di queste ci siano Dwight Howard e Pau Gasol. A mettere ko l’ex-Magic è un dolore alla spalla nato dal match di venerdì scorso quando il braccio di Howard si è “impigliato” in Caron Butler riportando l’infortunio. Domenica Dwight, con una vistosa fasciatura, ha provato a stringere i denti mettendo a segno la miglior prestazione di quest’anno: 14 punti, 26 rimbalzi (eguagliato il massimo in carriera) e 4 stoppate in 41 minuti. Nonostante i numeri i Lakers sono stati sconfitti sulla sirena. Lo staff medico, terminato il match, ha deciso di non rischiare oltre chiedendo che Dwight fosse messo in lista infortunati per un paio di partite. “Non penso ci vorrà tanto tempo. Non è previsto nessun intervento. Se non è previsto l’intervento chirurgico allora non ci vorrà molto tempo.” Spiega DH12 e prosegue: “ Comunque per un po’ dovrò restare fermo in modo da essere certo di aver superato l’infortunio. Questa è la cosa più importante.” Secondo una fonte anonima lo “stop” sarebbe stato richiesto solo a titolo precauzionale ovvero per permettere alla spalla di guarire al 100% senza sforzi e quindi aggravamenti della situazione. Howard viaggerà con i Giallo-Viola in Texas dove i preparatori atletici lo seguiranno con esercizi mirati alla riabilitazione. Entro fine settimane la spalla sarà rivalutata. Invece per quanto riguarda Gasol a metterlo ko è una commozione cerebrale causatogli da JaVale McGee quando, sempre nel match contro Denver, quest’ultimo ha colpito il catalano alla testa con un gomito. Il regolamento NBA in questi casi prevede che chi subisce il trauma (anche se leggero) venga immediatamente sottoposto a tutti gli esami del caso e non prenda l’aereo sino al nulla osta dei medici. Dunque salterà di sicuro le due sfide texane mentre potrebbe rientrare per quella contro OKC.