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L.A. Lakers
L.A. Lakers

Gasol: "non chiederò di essere ceduto"

Lakers
06/01/2013 - La bufera che si è abbattuta su Los Angeles (lato Lakers) con l’avvio della stagione perdura e proprio quando sembrava essere terminata (con il rientro di Nash a fine anno) una serie di sconfitte la riportano ad essere più attuale che mai soprattutto perché l’ultima “L” è arrivata dai cugini Clippers. I Giallo-Viola, il cui monte salari con le addizioni di Dwight Howard e Steve Nash è schizzato oltre i 100 milioni di dollari, non hanno ancora vinto una partita nel 2013 e con un record di 15-17 si torna a parlare di trade. Nel mirino continua ad esserci Pau Gasol che proprio contro i Clippers, per la quarta volta da quando Mike D’Antoni è diventato capo allenatore, ha fatto da spettatore non pagante nei minuti chiave del quarto periodo ovvero quando i suoi colleghi decidevano le sorti del match. Dietro alla scelta del coach Baffuto c’erano e continuano ad esserci le difficoltà del Catalano, che con questa divisa ha vinto 2 titoli, ad adattarsi ai nuovi schemi. Nell’intervista post-partita, come detto vittoria dei Clippers 107-102, Gasol è risultato fra i più ricercati dai giornalisti i quali gli hanno domandato se a breve pensa di domandare la cessione: “No, ne sono più che convinto.” Replica Pau che poi spiega: “Continuo a credere in questo progetto ed ho fede in cosa facciamo. Ho fede nella possibilità di poter essere una parte importante nel successo di questo team. Al momento, però, non riesco ancora a fare la differenza o almeno a farla con continuità.” Nel sopracitato match la differenza è stata registrata in negativo: in 27 minuti, 1/6 dal campo con 4 rimbalzi e 2 assists. Rimasto fermo per 10:53 minuti del quarto periodo Gasol è stato poi chiamato in causa a -1.07 ovvero quando la partita era già decisa e solo perché Dwight Howard aveva raggiunto i sei falli. Gli infortuni (piede e ginocchio) non sono stati complici della scelta di D’Antoni: “Ho deciso di lasciarlo in panchina non per i problemi alla fascite plantare o per la tendinite al ginocchio. Semplicemente non aveva giocato una buona partita” sono state le parole dell’ex-coach di Suns e Knicks. Mentre Gasol chiude con uno sfogo: “E’ difficile per me. Alle volte non riesco ad essere coinvolto come vorrei. Ci provo, ma parecchie volte mi trovo al gomito della lunetta e ci sono occasioni in cui riesco a fare delle buone giocate, mentre altre ho delle difficoltà. Devo trovare ancora la giusta consistenza.”.