11/12/2012 - Strano “incidente” quello capitato nel match fra Blazers e Raptors, a Portland, dove Amir Johnson ne ha fatto le spese con l’espulsione avvenuto a 5.05 dalla fine del terzo quarto. Johnson, in seguito ad un tiro libero di un giocatore dei padroni di casa, ha recuperato il pallone vagante nei pressi del tabellone e nello stesso istante l’arbitro ha compiuto il medesimo gesto perchè la sfera doveva essere consegnata per il secondo tiro libero. Dunque Amir ed il direttore di gioco hanno trascorso qualche secondo come di solito accade prima del fischio di una palla contesa: entrambi con le mani sul pallone ed entrambi determinati a non lasciarla. A questo punto David Jones, il direttore di gioco, ha lasciato la presa e dopo un istante si è voltato indicando il gesto del fallo tecnico quindi dell’espulsione. La sanzione ha mandato su tutte le furie Amir che ha iniziato a lamentarsi pesantemente con Jones finendo con il perdere le staffe e quindi lanciargli il proprio para denti. Finito il match il giocatore dei Raptors (arrivato alla sua ottava stagione con una media di 7.3 punti e 5.4 rimbalzi) ha affermato: “Immagino l’arbitro non volesse lasciarmi la palla e quindi siamo finiti in una guerra di strattoni. Comunque fra di noi non c’è stato nessun scambio di parole. Non è stato detto niente. Ha deciso di buttarmi fuori dalla partita ed è in seguito a questa sua scelta che ho perso la calma.” La domanda più naturale che si sono fatti tutti è perché Amir volesse cosi tanto il pallone quando, come (dalla notte dei tempi ) prevede il regolamento, era indirizzato al giocatore dei Blazers per il secondo tiro libero. A tale riguardo Johnson afferma di avere l’abitudine di raccogliere lui il pallone che quindi “sfrega” fra la mani prima di ridarlo all’arbitro il quale a sua volta lo restituisce al giocatore in lunetta. La sua “prematura” uscita di scena ha complicato non poco la situazione dei derelitti Raptors che ad inizio match avevano già salutato Andrea Bargnani (problemi al gomito) e non disponevano nemmeno di Linas Kleiza. “Non so cosa sia successo ad Amir. E’ come se avesse perso la testa per un attimo.” Sono state le parole di Coach Casey nell’intervista post-partita. “Gli ho detto che non dovrebbe mai comportarsi cosi, soprattutto in una sera dove siamo già in difficoltà perché a corto di lunghi. Dovremmo mostrare più disciplina.” “I miei compagni mi conoscono, la mia famiglia mi conosce e può confermarlo. Non sono uno che perde la calma facilmente.” Replica Amir prima di concludere: “Gli unici falli tecnici avuti sinora sono stati perché sono rimasto per troppo tempo appeso al ferro o perché ho schiaffeggiato la palla. Mai niente di più grave.” Da parte dell’ufficio della NBA al momento non si registra ancora nessuna replica e/o eventuale ammenda.