10/12/2012 - La dirigenza degli Spurs ha deciso di infliggere a Stephen Jackson una multa pari a 25.000 dollari per “commenti ostili” nei confronti del collega Serge Ibaka di Oklahoma City. Fra i due (Ibaka e Jackson) non c’è stato nessun episodio particolare, tuttavia Stephen ha deciso di dare manforte a World Peace per quanto accaduto nel match Lakers-Thunder della scorsa settimana (venerdì). L’ex-Artest e Ibaka sono stati protagonisti di un momento di “tensione” sfociato in un fallo tecnico a testa. Convinto che il suo ex-collega dei tempi dei Pacers (Artest) fosse innocente, allora Jackson, sul proprio account twitter, ha commentato: “Qualcuno deve parlare con Serg Abaka. Lui non è attaccato a questa vita. La prossima volta gli andrò in contro diretto verso la sua bocca. Questa è una promessa. Questa volta ha superato davvero i limiti”. Il commento, oltre ad andare ben oltre l’agonismo che si può sviluppare durante una partita, ha anche immediatamente riportato alla mente la (purtroppo) famosa rissa del 2004/05 avvenuta al Palace di Auburn Hills quando alcuni giocatori dei Pacers scatenarono una rissa a 360° gradi coinvolgendo anche i tifosi. Al centro di tutto c’era Ron Artest (oggi Metta World Peace) e fra i suoi “difensori” più scalmanati (impegnati a rifilare cazzotti fra il pubblico) appunto Stephen Jackson . “Il recente commento fatto da Stephen Jackson è assolutamente inaccettabile, non può essere tollerato e non riflette minimamente gli standard per cui si impegnano gli Spurs.” Ha commentato il GM RC Buford in un comunicato stampa apparso su The Associated Press al quale poi è seguita la sopracitata ammenda. Da parte sua Jackson ha cancellato il tweet ed ha subito chiesto scusa: “Chiedo scusa a Serge Ibaka, alla Nba ed a tutti i miei fans per il mio commento inappropriato. Era totalmente non professionale ed infantile. Non voglio passare per un teppista che dice queste cose. Non era appropriato. Mi scuso. Solo un uomo sa ammettere i propri errori e chiedere scusa.”