08/10/2012 - Nella Grande Mela uno degli argomenti più dibattuti dell’estate è stata la decisione presa da Amare Stoudemire di allenarsi in compagnia dell’ex-Rockets (nonché uno dei centri più forti di tutti i tempi) Hakeem Olajuwon (due volte campione NBA con Houston). La decisione non avrebbe nulla di speciale (accade sovente che giocatori del passato diano consigli a quelli attuali), se non che dai vari allenamenti sia emerso come Amare risultasse privo di un singolo gioco in post-basso spalle a canestro. Essendo ormai un veterano, da 10 anni nella NBA, la notizia ha fatto scalpore ed i quotidiani della Grande Mela non hanno perso tempo a domandare delucidazioni al diretto interessato. Ai microfoni del New York Post Amare spiega così la grossa lacuna: “Sono un giocatore da sempre noto per adattarsi al sistema di gioco in cui mi trovo. Sono stato sotto Mike D’Antoni per sette, otto, quasi dieci anni. Il gioco in post-up nella sua filosofia d’attacco non fa differenza. Eravamo una squadra che giocava sempre a ritmi altissimi puntando tutto sulla corsa e sulla velocità. Questa era l’unica cosa che importava. Adesso ho la possibilità di sviluppare il gioco in post basso ed allo stesso tempo posso sfruttare velocità e corsa per avere un ulteriore vantaggio sugli avversari.” Fisicamente Stoudemire, 30 anni, ha iniziato la parabola discendente della propria carriera dunque un solido gioco in post-basso servirà, nonostante la dichiarazione di cui sopra, anche per abbassare i ritmi in modo da concedergli più riposo e meno contatti. In questo modo gli Knicks sperano anche di vederlo maggiormente in campo e meno in lista infortunati (per via dei dolori alla schiena).