19/07/2012 - Al contrario di quanto accaduto fra Knicks e Lin, New York sulla carta pronta a pareggiare qualsiasi offerta per poi farsi sfuggire Jeremy alla prima proposta firmata dal giocatore, i Blazers alle parole hanno fatto seguire le azioni quindi hanno trattenuto Nicolas Batum. I Wolves avevano subito messo nel mirino Batum e una volta creato spazio salariale (con la regola dell’amnistia e il taglio di alcuni giocatori) si sono presentati con un’offerta dal valore di 45 milioni di dollari (espandibili a oltre 50 nel caso in cui Nicolas avesse raggiunti alcuni standard) spalmati su 4 anni. I Blazers, che durante lo scorso campionato avevano già provato a rinnovarlo (offerta rifiutata dal giocatore perché troppo bassa), aperto il mercato dissero di essere pronti a pareggiare qualsiasi offerta Batum andasse a firmar ed infatti, a circa due giorni da quando Portland ha ricevuta l’offerta siglata con i Wolves (il limite massimo sono tre giorni), i Bianco-Rossi hanno agito di conseguenza. “La decisione era già stata presa parecchio tempo fa.” commenta Neil Olshey il gm dei Blazers impegnato nella Summer League di Las Vegas. “Non abbiamo mai pensato di lasciare andare Nicolas. Abbiamo valutato le proposte dei Timberwolves perché prima di prendere una decisione volevamo essere sicuri di aver esplorato ogni possibilità e quindi di aver scelto la migliore. Di tutte le offerte ricevute nessuna è mai anche solo andata vicina a farci pensare di cederlo.” Conclude Olshey riferendosi alle voci che solo un paio di settimane fa riportavano Blazers e Wolves in stretto contatto per mettere in piedi un sign and trade di Batum come contropartita di un paio di future scelte al draft e del sophomore Derrick Williams. “Ci dispiace Batum non possa fare parte della nostra squadra e gli auguriamo il miglior futuro possibile.” Esordisce Kahn, gm dei Wolves, comunque determinato a migliore la propria rosa: “Eravamo preparati per questa possibilità ed ora proseguiremo con gli altri piani tutti fatti per rendere questo club uno dei migliori.”