16/07/2012 - All’inseguimento di Dwight Howard, ma comunque determinati a ricostruire il team nell’era pos-Yao Ming, gli Houston Rockets hanno deciso di applicare su Louis Scola la regola dell’amnistia in modo da farlo diventare free-agent e far sparire dal salary cap gli oltre 20 milioni di dollari ancora previsti dal suo contratto (in scadenza estate 2015). Il nuovo regolamento della NBA prevede che la squadra continui a pagargli lo stipendio sino alla naturale scadenza, ma questo non sia più conteggiato in quello utile per stabilire l’eventuale quota da versare alla NBA per lo sforamento del tetto salariale massimo (la luxury tax). Inoltre tutte le altre 29 squadra il cui monte salari sia inferiore a quello massimo possono, se interessate, dare il via ad un’asta cieca (nel senso che nessuno conosce quanto offrono gli avversari) e chi la vince si aggiudica il giocatore al prezzo offerto. Per quanto riguarda Scola, autore di 15.5 punti e 6.4 rimbalzi nella stagione 2011/12, molte squadre sono intervenute all’asta offrendo come minimo 3 milioni di dollari per la stagione attuale e 10 nelle due successive. Ad accaparrarsi il giocatore grazie all’offerta migliore, di cui non si conoscono ancora i termini esatti, sono stati i Phoenix Suns che a loro volta avevano applicato la stessa regola su Josh Childress perché non più interessati alle qualità dell’ex-Hawks. Dunque l’arrivo dell’argentino è l’ennesimo colpo messo a segno dai Suns in questa estate 2012 iniziata con l’addio di Steve Nash (passato ai Lakers) e proseguita con la firma di Michael Beasley e Goran Dragic. L’unico colpo non andato a segno per Phonix è stato quello di Eric Gordon trattenuto dai New Orleans Hornets in quanto free-agent con restrizioni.