13/07/2012 - Lo scorso week-end, una volta ultimata la rosa che vestirà la divisa di Team USA alle prossime olimpiadi, Kobe Bryant parlando con i mass-media ha anticipato ogni paragone nei confronti del Dream Team (quello di Barcellona ’92) classificando la squadra odierna addirittura superiore a quella vista in azione 20 anni fa. Sempre secondo il parare del Black Mamba oggi come oggi se Team USA ’12 si incontrasse con l’originale Dream Team (con i giocatori nelle condizioni in cui erano 20 anni fa) ad uscire a testa bassa dalla sfida sarebbero Jordan e soci perché a parità di condizioni fisiche gli atleti di oggi non sono nemmeno paragonabili a quelli del 1992. Parole simili, che vanno ad attaccare un istituzione come il Dream Team 1992, sono subito state riportate da tutti i mass media ed Associated Press ha voluto conoscere cosa ne pensasse a riguardo Michael Jordan. “Quando l’ho letto sono scoppiato a ridere. Non c’è paragone. Lo sanno tutti. Non penso che paragonare questi due team sia stata una cosa molto intelligente da fare. Avrebbe potuto fare paragoni più sensat.” è la prima reazione di Sua Maestà intervistato durante un torneo di Golf. La squadra del 1992 era composta da 11 giocatori poi finiti nella Hall of Fame e capaci di concludere le sei partite con uno scarto medio di 43 punti. “Kobe ha detto che non eravamo atletici. Atletici come i ragazzi di oggi.” Prosegue MJ sorridendo: “Forse è vero, ma eravamo tutti dotati di molta esperienza. Ha detto che eravamo vecchi, ma io avevo 29 anni ed ero nella prima parte della mia carriera, Pippen aveva 26-27 anni, Barkley 29, Ewing 29 e Mullin 29. All’incirca eravamo tutti fra i 20 ed i 30 anni ovvero tutti nella prima fase della nostra carriera quella in cui la forma fisica non conta poi cosi tanto. Devi sapere come giocare e come vincere.” Jordan conclude dando una sua spiegazione alle parole diffuse da Kobe: “Probabilmente sta solo cercando di motivare gli altri e di legittimare quello che sarà il suo Dream Team. Ma per quanto mi riguarda non ci sono dubbi su quale team sia il migliore.”