10/07/2012 - Durante il week end abbiamo parlato di Marcus Camby che nelle vesti di free-agent (senza restrizioni) stava cercando di indirizzare il proprio futuro verso due potenziali mete: New York e Miami. Inizialmente Marcus aveva schedulato una visita agli Heat sabato quindi il trasferimento a New York e un incontro con gli Knicks per domenica. In questo scenario si erano intromessi pure i Brooklyn Nets decisi a rinforzare il settore di lunghi (a prescindere dall’arrivo di Howard). I piani originali, però, sono tutti saltati perché Camby, appresa la notizia dell’accordo fra Heat e Ray Allen, ha annullato gli impegni del week-end preferendo restare a casa (Houston) in attesa di entrare in contatto con le franchigie della Grande Mela. Sul piano personale Camby non ha nessun “conto in sospeso” con Allen, ma semplicemente l’arrivo di Ray ha impegnato l’eccezione media del salary cap degli Heat i quali a loro volta non avrebbero potuto offrire a Marcus un dollaro in più rispetto al minimo salariale (1.2 milioni d dollari). Alla porta dell’ex-Raptors si è presentata una delegazione dei Knicks e qualche ora più tardi i Brooklyn Nets lo hanno raggiunto con una conference call. Alla fine, però, la scelta di Camby è stata quella già ipotizzata appena aveva aperto il mercato: ritorno ai Knick, per chi non lo ricordasse Marcus indossò la divisa dei Bianco-Arancio dal 1998 al 2002 risultando il lungo titolare pure nella finale del 1999 (quando Ewing era infortunato). Come fatto da Kidd e Nash, pure Camby ha optato per un sign and trade ovvero firma con la vecchia squadra ( Houston) e cessione immediata in quella nuova. In questo modo il suo stipendio sarà di 13.2 milioni di dollari suddivisi in 3 anni ed i Rockets ottengono in cambio Toney Douglas, Jerome Jordan, Josh Harrellson e due future scelta al secondo giro del draft 2014 e 2015.