11/06/2012 - In questi giorni Eric Gordon è tornato ad Indianapolis come invitato dell’annuale manifestazione Indiana-Kentucky boys All-Star Game ed ha quindi avuto la possibilità di ritrovare tutti i suoi vecchi amici e compagni di scuola. Proprio perché legato alla sua terra Gordon vi rimase anche per l’anno di College e lasciò l’Indiana solo da “pro” in quanto selezionato da Los Angels “lato” Clippers. I tifosi dei Clips lo accolsero a braccia aperte e si aspettavano di vederlo diventare uno dei pilastri del club al fianco di Griffin. Nonostante ci fossero tutti i requisiti perché si avverasse questo scenario (20.6 punti, 2.8 rimbalzi , 3.4 assists) nella scorsa off-season Eric si trovò al centro del mercato. Chris Paul, deciso a tagliare i ponti con NOLA, domandò di essere ceduto e New Orleans (dopo la trade “bloccata” dalla lega con Lakers e Rockets) indicò in Eric Gordon l’uomo chiave affinché andasse in porto lo scambio con i Clippers. Inizialmente non troppo convinti i Bianco-Rossi alla fine cedettero alla richiesta dunque Gordon lasciò la Citta degli Angeli per la Big Easy. Dal momento che il prossimo 30 giugno entrerà a far parte dei free-agent con restrizioni molti fans, considerando il suo passato e la fama di NOLA (fra i team meno “apprezzati” dai giocatori), si aspettavano di vederlo avvicinarsi ai Pacers per discutere i termini di un ipotetico riavvicinamento a casa. Contro ogni previsione, però, Gordon non è intenzionato a lasciare la Louisiana e ne spiega anche i motivi: “Mi piace New Orleans. E’ una città abbastanza bella, con dei buoni fans e poi la nuova dirigenza mi sembra ben organizzata e decisa a vincere.” Tom Benson, subentrato alla NBA come proprietario della franchigia, non si è ancora mai espresso su Gordon, ma ci sono buone possibilità che voglia puntare su di lui per il futuro del club quindi potrebbe pareggiare un’eventuale offerta o essere il primo a contattare Eric per proporgli un’estensione senza eguali (gli Hornets, in quanto team di appartenenza, possono arrivare ad offrigli cifre più alte rispetto alle altre 29 franchigie). “ Sinceramente non ci avevo mai pensato prima d’ora, ma hanno tutte le carte in regola per parlare di estensione” conclude Gordon che, a prescindere da dove lo porterà il futuro, vorrà dimostrare a tutti di essersi ripreso dall’infortunio al ginocchio avvenuto appena dopo 2 partite dall’inizio stagione 2011/12. Subito classificato come “distorsione” costrinse Gordon a un mese di riposo. Passati 30 giorni i medici non riscontrarono nessun miglioramento quindi optarono per un intervento di artroscopia il quale costrinse Eric a restare ai box sino ad Aprile. In totale ha disputato 9 partite (2 pre e 7 post infortunio) concludendo il 2010/11 con 20.6 punti di media.