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29/05/2012

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Boston Celtics
Boston Celtics

Miami Heat
Miami Heat

Rivers spara a zero sull'arbitraggio di gara 1

Celtics

Heat
29/05/2012 - La vittoria degli Heat in gara 1 delle finali di conference non è avvenuta senza polemiche come testimoniano i cinque tecnici fischiati ai danni dei Celtics e che mandano Doc Rivers su tutte le furie nella conferenza post-partita. Nel mirino di Doc, però, c’è solo il fallo tecnico fischiatogli per proteste. Il fallo è arrivato alla fine del secondo quarto quando il coach ha deciso di “protestare” con gli arbitri per via di un contatto subito da Rjaon Rondo a suo avviso troppo “pesante” e quindi sanzionabile con un tiro libero aggiuntivo (Rondo, nonostante la spinta, ha segnato). Il regolamento NBA prevede che qualsiasi affermazione e/o gesto dei giocatori (in campo ed in panchina) e/o di tutto lo staff tecnico (compreso il coach) diretto agli arbitri per lamentarsi di una chiamata venga sanzionato con un fallo tecnico. Come tutti sanno, però, giocatori e coach quando hanno dei “dubbi” su contatti non fischiati si rivolgono sempre agli arbitri i quali, in linea di massima, ignorano il gesto (a meno che non venga fatto con evidenti segni di escandescenza). Tornando al “caso” Rivers i replay mostrano Doc, dopo il colpo subito da Rondo, alzarsi ed in tutta tranquillità (quindi senza l’uso di parolocce e/o gestacci) rivolgersi all’arbitro Ed Molley e dire: “Andiamo Eddie.”. Un attimo dopo arriva il fallo tecnico su Rivers. “Lo dico con certezza assoluta: il mio non era un fallo tecnico.” Esordisce l’allenatore dei Bianco-Verdi in conferenza stampa, proseguendo: “Non so con esattezza da quanto tempo sono in questa lega e quanti falli tecnici mi siano stati fischiati. Ma vi assicuro che questo è il più orribile che mi sia mai stato fischiato. Tutto sommato mi mancava e mi sarebbe piaciuto riceverlo.” scherza Rivers prima di concludere: “Ad ogni modo non si dovrebbe mai ricevere un tecnico in queste circostanze. L’ho già detto ai miei ragazzi. E’ giusto che ci sia un codice di condotta per tutti, ma dovrebbe estendersi non solo ad allenatori e giocatori. Dovrebbe riguardare chiunque operi sul terreno di gioco.” L’NBA al momento non ha ancora commentato le parole di Rivers, ma ci sono buone possibilità che lo faccia attraverso una multa per critiche agli arbitri (vietate dal regolamento).