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Orlando Magic
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Il futuro dei Magic diviso tra Howard e Van Gundy

Magic
09/05/2012 - La sconfitta riportata ieri sera dai Magic in gara 5 ha permesso ai Pacers di avanzare al secondo turno di playoffs ed allo stesso tempo ha posto la parola “fine” su una delle stagioni più “polemiche” nella storia di Orlando. Al centro delle voci, praticamente iniziate appena terminò il lock-out (lo scorso dicembre), ci sono stati prima Dwight Howard e poi Stan Van Gundy.
Dwight iniziò la stagione 11/12 deciso ad andarsene quindi chiese, ed ottenne, la possibilità di negoziare una trade per decidere dove indirizzare il proprio futuro. Quando la notizia venne resa pubblica iniziò un via vai di rumors terminato solo quando Howard, a metà stagione circa, convocò una conferenza stampa durante la quale annullò pubblicamente la clausola che gli avrebbe permesso di diventare free-agent il 30 giugno 2012. Oggi, con la stagione terminata, però, la “quiete” è destinata a durare ben poco perché appena riaprirà il mercato (1 luglio) si inizierà a parlare del 2012/13 quindi ritroveremo Howard nella stessa ed identica posizione di 12 mesi fa, ovvero destinato a diventare free-agent nell’arco di un anno e con i Magic dibattuti se cederlo entro la chiusura del mercato 2012 oppure cercare di convincerlo a firmare un’estensione rischiando, in caso di insuccesso, di perderlo in cambio di nulla. Ovviamente questo scenario farà (di nuovo) nascere un susseguirsi infinito di voci/scenari che la dirigenza Bianco-Blu vuole assolutamente evitare. Ad annunciarlo ci pensa oggi stesso Alex Martins, ceo dei Magic, in una breve intervista con il quotidiano Bright House Sports. “Il nostro obiettivo numero uno non è un segreto per nessuno: vogliamo fargli firmare un’estensione di media/lunga durata nel corso dell’estate. Questo è quello che vogliamo.” Esordisce Martin che nel caso Dwight si dimostri “titubante” ad accettare l’estensione allora sembra abbastanza determinato a prendere tutti i “provvedimenti” del caso, compresa la cessione: “Se dovesse scegliere di non accettare l’estensione allora sarà necessario prendere una decisione ferma e chiara perché non abbiamo alcuna intenzione di passare di nuovo attraverso ad una situazione come quella vissuta nel corso di tutto questo campionato.
Il secondo nome nel mirino dei giornalisti, come anticipato in apertura di news, è stato quello dell’allenatore Stan Van Gundy. Da sempre votato (in modo anonimo) dai giocatori come uno dei coach da “evitare”, SVG, circa due mesi fa, si trovò al centro di una vera e propria “bufera” quando alcune fonti anonime annunciarono che Dwight Howard ne aveva richiesto, come punto di partenza per convincerlo a restare, il licenziamento a fine stagione. Senza battere ciglio e citando delle proprie fonti Van Gundy si presentò davanti alla stampa confermando la notizia. Ufficialmente la dirigenza non si è mai espressa sulla questione lasciando a Van Gundy il comando della panchina sino ieri sera quando la sconfitta (la quarta consecutiva) di Indiana ha messo la parole “fine” alla stagione 2011/12 dei Bianco-Blu. Nell’intervista post-partita, come era facile prevedere, diversi giornalisti gli hanno fatto domande sul futuro come coach dei Magic. Ai quesiti SVG ha risposto: “Guardate, mi piacerebbe davvero molto ritornare come capo allenatore, ma non dipende da me. Praticamente è tutto l’anno che ve lo dico e continuo a ripeterlo: chi se ne frega delle voci. La dirigenza prenderà una decisione, quando deciderà di farlo. Non me ne preoccuperò e non ho alcuna intenzione di farlo. L’ho detto e ripetuto: sino a quando sarò il coach e fino a quando qualcuno non mi dirà in via ufficiale che non lo sono più, io continuerò a fare il mio lavoro quindi a preparare gli schemi e la squadra per il prossimo campionato. Se poi saranno fatti cambianti, allora saranno fatti. Punto e basta. Non dipendo da me.