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08/05/2012

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L.A. Lakers
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Oklahoma City Thunder

World Peace torna sull'incidente Harden

Lakers

Thunder
08/05/2012 - Se stanotte i Lakers saranno capaci di sconfiggere i Nuggets allora il primo turno dei Giallo-Viola sarà ufficialmente concluso ed i pensieri si sposteranno sugli Oklahoma City Thunder (già qualificati ed in attesa della vincente tra Los Angeles e Denver). Inutile dire che uno degli argomenti più “caldi” della potenziale sfida Lakers-Thunder sarà il ritorno di World Peace sul terreno di gioco proprio al cospetto di James Harden. Ripercorrendo brevemente l’accaduto, per chi non lo sapesse o non lo ricordasse, nella penultima partita di campionato Metta, dopo uno penetrazione finita con una schiacciata, mandò al suolo Harden tirandogli una violentissima gomitata all’altezza della tempia. Secondo la versione di Ron Ron, come veniva chiamato prima del cambio nome, il gesto sarebbe stato involontario perché lui stava festeggiando la schiacciata (sbattendosi i pugni contro il petto) dunque non si è accorto di Harden. Secondo l’NBA, e buona parte dell’opinione pubblica, Harden stava andando a ricevere palla quando venuto in contatto con Artest ha ricevuto una violentissima gomitata (giudicata volontaria) che gli ha causato una commozione cerebrale con conseguente perdita di equilibrio e caduta al suolo. Il gesto sta costando a World-Peace sette partite di squalifica quindi, sempre ammesso L.A. dovesse vincere stanotte contro Denver, Metta sarà in punizione per gara uno delle semi-finali di Conference mentre potrà scendere sul terreno di gioco in gara due. Oklahoma City vanta il fattore campo perciò Artest ritornerà dalla squalifica contro Harden nella casa dei Thunder. Nell’ottica di questo “duello” i giornalisti hanno chiesto a World Peace se durante questo periodo di “vacanza” si fosse messo in contatto con James per accertarsi delle sue condizioni di salute. La risposta è abbastanza enigmatica: “Quando è accaduto, come sapete, non mi sono reso conto di cosa fosse successo. Solo il giorno dopo ho capito la gravità della situazione. Subito pensavo facesse finta. Tanti giocatori lo fanno nella NBA. Comunque, anche dopo, non l’ho mai contattato direttamente. Mi sono sempre informato sulle sue condizioni di salute tramite terze parti. E’ un campionato molto competitivo. Per prima cosa volevo sapere che stesse bene ed infatti ho chiesto alle mie fonti. Chiamarlo direttamente e chiedergli se era ok? No, non volevo farlo e non l’ho fatto.” World Peace approfitta poi della stampa per spiegare una sua teoria su Harden: “Di solito corre e sbatte nei gomiti degli altri giocatori. Quando qualcuno schiaccia gli corre incontro. E’ accaduto anche con Tyson Chandler e gli Knicks.” Nel caso dei Knicks, però, non è arrivato nessun colpo proibito e/o sospensione. Invece sulla gomitata rifilata ad Harden, Artest continua ad essere poco convinto: “Ho sentito qualcosa. Non immaginavo fosse la sua testa.