07/05/2012 - Durante il week-end gli Oklahoma City Thunder hanno messo fine alle (poche) chance dei Mavericks di ripetersi come campioni NBA. L’avventura dei Texani è stata breve quanto imbarazzante perché i Thunder, nonostante i Mavs si presentassero con l’etichetta di “campioni in carica,” hanno spazzato via Dallas con un netto 4-0. Il pensiero del club è già proiettato sul prossimo mercato dove daranno di sicuro la caccia a qualche nome “importante” oltre a cercare la conferma di Carlisle e Terry, tuttavia i giocatori ripercorrono il recente fallimento cercando delle spiegazioni con cui giustificarlo. Parte del tracollo, come a tanti fans sarà già venuto in mente, è addossabile a Lamar Odom. Acquistato dai Los Angeles Lakers nell’ottica di darà profondità a diversi settori della panchina di Carlisle (Odom – quando vuole – è in grado di portare palla, difendere, e segnare) l’innesto di Lamar nei Bianco-Blu è risultato invece un vero e proprio buco nell’acqua. Odom, ripercorrendo brevemente la sua stagione 2011/12, iniziò a livello di rendimento parecchio al di sotto delle aspettative previste per poi sparire senza aver dato alcun preavviso e/o spiegazione. Qualche settimana più tardi, circa 2 mesi fa, il sesto uomo dell’anno 2011 rientrò questa volta deciso ad impegnarsi al massimo, ma ancora una volta ai buoni propositi non sono seguiti i fatti ed infine (un mese fa circa) la dirigenza decise di tagliarlo.
Pubblicamente gli (ex) compagni di Dallas sono sempre stati molto “politically correct” nel rispondere alle domande che lo riguardavano anche se questo non esclude una forte delusione nei suoi confronti. A tale riguardo una gola profonde ha reso noto la scelta presa dai giocatori dei Mavericks di escluderlo dalla consegna del premio (14.000 $) per aver raggiunto i playoffs. Alla base del gesto ci sarebbe (sempre basandosi su quanto trapela dalla fonte anonima) il comportamento tenuto da Odom quando si disfò dell’ingaggio e quindi tornò a far parte dei free-agent. Infatti, libero da vincoli, l’ex-Lakers non ci penso due volte a riunirsi con la moglie Khloe Kardashian nella serie televisiva / reality “Al passo con i Kardashian”. L’immediatezza con cui ricomparse sul grande schermo ha fatto nascere in molti il dubbio che la decisione di andarsene fosse dettata proprio dal desiderio di tornare a far parte del reality e che quindi non avesse mai preso seriamente a cuore la causa dei Mavs di ripetersi campioni.
Nessun giocatore di Dallas conferma/smentisce la notizia, ma a stagione finita nessuno nasconde il malcontento. “Penso tutti quanto si aspettassero molto di più dal suo arrivo. Ma non è andata come previsto.” Afferma Shawn Marion che poi aggiunge: “E’ andata come è andata. Ognuno si fa le proprie idee. Comunque essere stati sconfitti al primo turno non è colpa ne sua e ne di nessun altro. E’ una nostra colpa comune. Non puoi puntare il dito contro nessuno.” Molto più mirato invece il commento di Dirk Nowitzki: “Se l’affare Lamar avesse funzionato e se solo lui fosse stato in grado di giocare come lo scorso anno, quando vinse il trofeo di sesto uomo, penso che avremmo avuto molte più chance di farci strada nella post-season. In lui speravamo di ottenere un altro playmaker ed un altro lungo capace di difendere e segnare. Ma non ci è riuscito per qualche ragione legata ad eventi fuori dal campo e di cui non siamo al corrente. Non è stato capace di aiutarci come voleva, come noi volevamo e come tutti si aspettavano. Comunque adesso è ora di andare avanti senza di lui.” Da parte di Odom non si registra nessuna risposta.