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Orlando Magic
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Fine della stagione e delle voci per Dwight Howard

Magic
21/04/2012 - Dwight Howard si è sottoposto ad un intervento chirurgico, avvenuto in una clinica di Los Angeles, mirato a riparare un’ernia del disco quindi la sua stagione 2011/12 si può ufficialmente considerare conclusa perché il periodo di riposo/riabilitazione durerà fino al prossimo Settembre. La notizia esclude definitivamente la presenza di Howard dal team Statunitense che il prossimo Agosto cercherà di ripetersi come campione olimpico a Londra 2012. I problemi alla schiena erano stati riportati da Howard all’inizio del mese scorso, ma solo dopo una visita dal medico specialista Robert Watkins di Los Angeles si è capito da dove provenissero e quindi quali fossero le contromisure da prendere. In questo arco di tempo, da inizio Marzo sino ad oggi, Dwight ha saltato un totale di otto partite ovvero una in più di quanto avesse fatto in tutto l’arco dei suoi primi 7 anni in Nba. Con 22.471 minuti trascorsi in campo in 621 partite (8 stagioni complessive – compresa questa) Howard è il centro con il rapporto minuti giocati / partite più alto di tutta l’NBA dei tempi moderni (dietro di lui c’è Dikembe Mutombo con 603 partite e 22.138 minuti quindi Shaquille O’Neal con 20.148 minuti in 534 incontri). Nonostante l’impegno e la dedizione messa sul terreno di gioco Howard, come riportato nella notizia di giovedì, veniva accusato di aver deliberatamente scelto di non scendere più in campo per via del “difficile” rapporto con Stan Van Gundy. Le voci, nate sull’onda di quanto accaduto un paio di settimane fa (la richiesta fatta da Howard alla dirigenza che SVG venga licenziato a fine anno), non hanno trovato nessun riscontro ufficiale ed oggi sono spazzate via dalla notizia dell’intervento chirurgico (vero motivo per cui DW dovrà restare fermo). “Fa male. Il primo impatto è questo. Fa male venire a conoscenza che la gente abbia legato la mia assenza alla scelta di non scendere in campo perché si pensava avessi deciso di abbandonare la squadra a se stessa. In verità ho provato a stringere i denti, a giocare lo stesso, ma con l’unico risultato di peggiorare” sono le parole di “Superman” per descrivere quanto accaduto nelle ultime 48 ore. A chi gli fa domande sull’ipotetica telefonata avvenuta venerdì scorso, mentre i Magic erano impegnati con gli Hawks, nella quale avrebbe detto all’owner di non voler più giocare sino a quando Van Gundy non fosse rimosso dal ruolo di coach, Howard risponde: “Mi sono sottoposto ad un trattamento proprio durante la sfida. Non ho avuto idea di cosa stesse accadendo sul terreno di gioco sino alla fine del terzo quarto quando il trattamento è finito e mi sono risvegliato. Non avrei potuto telefonare nemmeno se l’avessi voluto.