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16/04/2012

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L.A. Clippers
L.A. Clippers

Del Negro commenta il momento "no" dei Clips

Clippers
16/04/2012 - Con l’ormai imminente qualificazione matematica dei Clippers alla post-season i giornalisti di Los Angeles hanno voluto discutere con Vinny Del Negro di uno dei periodi più difficili dell’attuale campionato che risale ad un mese fa (circa). Ad un paio di settimane dalla pausa per l’All-Star Game i Clippers, complici anche gli infortuni a giocatore chiave come Chauncey Billups, hanno vissuto un momento di black-out nel quale hanno fatto registrare sconfitte “importanti” (ad esempio contro gli Hornets) portando il proprio bilancio vittorie/sconfitte vicino al 50%. Il primo indiziato per il momento “no” fu appunto Vinny Del Negro al quale venivano mosse le critiche di non riuscire a tirare fuori tutto il potenziale dei Bianco-Rossi, di aver perso la fiducia dello spogliatoio quindi di essere ad un passo dal licenziamento (venivano già ipotizzati i nomi dei possibili sostituti). Del Negro non ha mai risposto a queste voci in nessun intervista, ma piuttosto ha preferito farlo attraverso i fatti ed oggi (con 11 vittorie nelle ultime 13 partite) si prepara ad affrontare i primi playoffs sulla (salda) panchina dei Clippers. “Non ho dato peso alle voci. Non ho battuto ciglio. Ho preferito proseguire per la mia strada. Se qualcosa doveva capitare, allora sarebbe capitata comunque. Questa è la mia idea. Sono di origini italiane. Mi state prendendo in giro?” afferma oggi Del Negro ritornando sull’argomento. “Mi chiedete se le voci mi hanno irritato? Ovviamente lo hanno fatto. Ma non mi hanno fermato in alcun modo dal preparare il team alla sfide che ci attendevano e tanto meno mi hanno tolto la fiducia della squadra. Adoro le sfide. Le amavo come giocatore e le amo da allenatore.” A chi gli chiede come abbia fatto a non distrarsi quando il licenziamento sembrava imminente replica: “Erano solo voci. Voci non ufficiali. Non provenivano dal proprietario Donald Sterling. Mi incontrai con Donald che mi assicurò le voci non provenissero da lui. Da qualche parte arrivavano di sicuro, ma non erano accurate e personalmente non sono mai stato un fans accanito da quanto affermano gli “informatori” anonimi. Se qualcuno deve dirti qualcosa, penso la soluzione migliore sia dirtela in faccia. Io applico questa regola ovunque: nel lavoro come a casa. Se hai qualcosa da dire, me la vieni a dire di persona e poi ottieni la mia risposta in merito. Il resto sono solo voci.