Fisher firma ed indossa il #37 dei Thunder
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Una volta diventato free-agent Oklahoma ha “strappato” Fisher dal mercato grazie ad una formazione competitiva, ma anche grazie alla parte rimanente da investire dell’eccezione media del salary cap. Infatti sulle sue orme c’erano pure glI Heat, ma i Thunder erano quelli dotati del miglior rapporto vittorie/stipendio sulla piazza. Ad OKC Derek indosserà il numero 37 in “onore” della propria età. A spiegare la singolare scelte ci pensa il diretto interessato: “In questa stagione, ed in particolare nelle ultime settimane, avere 37 anni sembra essere diventato un fattore negativo. Quindi ho deciso di indossare proprio il numero 37 per mandare un segnale positivo e di distensione ai miei compagni e tutta l’organizzazione. Sono un ragazzo che può aiutare in modo concreto il team a raggiungere il suo obiettivo di vincere il titolo. Ho 37 anni e sono convinto di poterlo fare senza problemi.” Afferma Fisher nel post-partita della sfida con i Clips che lo ha visto esordire con la nuova divisa e concludere con 5 punti in 19 minuti (vittoria 114-91 di OKC). Il suo ruolo nei Thunder, com’è facile intuire, sarà quello di back-up del playmaker Russell Westbrook allungando così la rotazione che a causa dell’uscita di scena di Eric Maynor (intervento chirurgico al ginocchio e stagione finita) si era ridotta ai soli Westbrook ed al rookie Reggie Jackson.
La scelta presa dai Lakers (dove aveva trascorso 13 delle 16 stagioni trascorse in NBA) di cederlo è arrivata come un fulmine a ciel sereno perché il suo nome non era mai stato coinvolto in ipotetici scenari di trade a differenza di quello dei suoi ex-colleghi (ad esempio Gasol). Nonostante ciò Derek, complice forse il passare dei giorni (una settimana dalla cessione), non sembra essersela presa con i Giallo-Viola: “Di sicuro ne sono rimasto molto sorpreso. Non me l’aspettavo.” Afferma ai microfoni dei giornalisti che gli domandano le proprie reazioni alla notizia dello scambio e prosegue: “Dal momento in cui ho appreso la notizia, però, non ho perso tempo a pensare su cose fossa andato storto o su chi avesse preso la decisione. Piuttosto mi sono subito concentrato sui passi da fare per impostare nel miglior modo possibile il prossimo capitolo della mia vita.”