01/03/2012 - Ieri, come leggete nell’altra news, i Lakers hanno incontrato i Wolves ed alcune gole profonde hanno approfittato del faccia a faccia tra i due club per parlare di un potenziale scambio che avrebbe dovuto avvenire tra loro, ma poi fallito per volere dei Lakers. Stando a quanto riportano gli “informatori” dei Lupi al centro di tutto ci sarebbe stato l’ex-Heat Michael Beasley le cui caratteristiche (15.6 punti, 45.5% dal campo, 1.4 assists, 5.8 rimbalzi in carriera) avrebbero fatto di sicuro comodo ai Giallo-Viola alla ricerca di un giocatore capace di sopperire all’assenza di Lamar Odom. Proprio quest’ultimo, lo scorso anno eletto a miglior sesto uomo, è stato ceduto a Dallas in cambio di nulla e dietro a questa manovra (dedita ad abbassare il monte salari) ci sono anche le spiegazioni per cui i Lakers hanno rifiutato l’affare con i Wolves. Infatti la trade avrebbe dovuto essere Beasley (stipendio da 6.2 milioni di dollari) in cambio di una futura prima scelta al prossimo draft ma i Giallo-Viola, appunto decisi a limitare il proprio monte salari, hanno rifiutato l’affare. Attualmente i Lakers pagano già 18 milioni di dollari in luxury tax e nel caso fosse arrivato l’ex-Heat avrebbero dovuto pagargli due volte lo stipendio: uno a lui e uno alla Nba incrementando così la luxury tax oltre i 24 milioni di dollari. Da qui la scelta di rinunciare all’affare. Da parte di entrambe le squadra non arriva nessuna conferma/smentita alla notizia mentre la dead-line di mercato (fissata per il 15 di Marzo) si avvicina ogni giorno di più.