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29/02/2012

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Miami Heat
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L.A. Lakers
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Reazione dei Lakers al fallo di Wade su Kobe

Heat

Lakers
29/02/2012 - Durante l’All-Star Game di Orlando Kobe Bryant, diventato il realizzatore numero uno in questo tipo di partite mandando in archivio il record di MJ, ha riportato la frattura del setto nasale per mano di Dwyane Wade che, cercando di fermarlo lanciato a canestro, gli ha dato un violento colpo al viso. Mr. 81 subito non si è accorto della frattura, dopo una breve medicazione è rientrato sul terreno di gioco, ma dal momento che il naso non smetteva di sanguinargli si è sottoposto ad accertamenti ed i raggi x hanno evidenziato la frattura. La rottura è stata confermata pure dal dottore John Rehm, specialista di gola e naso, il quale, avvalendosi del consulto di Vern Williams (neurologo), oggi ha anche diagnosticato un trauma da commozione cerebrale. Lo scorso giugno, prima dell’avvio del lock-out, l’NBA ha introdotto una serie di regole/test riguardanti proprio i giocatori a cui viene diagnostico questo tipo di trauma. Prima di rientrare sul terreno di gioco devono sottoporsi ad una serie di test per confermare di avere completamente superarto la commozione cerebrale e quindi di poter scendere in campo. La procedura stipulata dalla NBA entra in “azione” quando il medico di squadra dà al giocatore il via libera per il ritorno in azione: prima di effettuarlo l’atleta deve sottoporsi ad una serie di “sfide” fisiche al termine delle quali viene esaminato e deve essere libero da ogni possibile sintomo legato alla commozione cerebrale. Tra le “sfide” sono presenti: fare cyclette, correre, disputare esercizi di agilità e prendere parte ad una partita senza contatti con i colleghi in allenamento. Ad esaminare il giocatore dopo ognuno di queste “prove” è un neurologo ingaggiato dalla NBA e nel caso di Kobe Bryant si tratta di Jeffrey Kutcher.
Il cinque volte campione NBA dei Lakers non rilascia nessuna dichiarazione sull’accaduto, sul processo che lo attende prima di tornare in azione e sulle “scuse” ricevute 24 ore fa da Wade. Infatti l’MVP della finale 2006 ha voluto chiedere pubblicamente scusa a Mr. 81: “Non posso fare altro che chiedere scusa. Kobe sa che non avevo alcuna intenzione di fargli male. E’ vero ho sbagliato a commettere un fallo simile, ma non dite che era mia intenzione fargli male perché non avrei mai voluto accadesse una cosa simile” afferma Wade le cui parole, però, non cambiano l’opinione dei colleghi di Bryant. “Si trattava di un All-Star Game. E’ stata un’azione senza senso, pazzesca.” Commenta Bynum (con Kobe presente alla manifestazione di Orlando nelle vesti di centro titolare della formazione West) prima di concludere: “Non capisco proprio da dove gli sia venuta un’idea simile.” Anche Gasol si schiera con Bynum nel puntare il dito su Wade: “Penso sia stato un gesto fuori luogo e senza alcun senso per il momento e la partita dove è avvenuto. Penso sia sincero quando dice che non aveva intenzione di rompergli il setto nasale. Ha commesso un fallo su Bryant che nell’evolversi dell’azione gli è costata la frattura del naso. Però lo ripeto: secondo me un fallo simile, in una partita smile non avrebbe mai dovuto avvenire.