29/02/2012 - Ieri, alla vigilia della sfida tra Nets e Mavs, sui mass-media a Stelle e Strisce è comparsa una dichiarazione dell’allenatore del team targato New Jersey secondo il quale all’apertura del mercato estivo 2012 Mark Cuban (suo ex-datore di lavoro ai Mavericks) fosse assolutamente deciso a firmare D-Will che, nato e cresciuto nei sobborghi di Dallas, considera il ritorno in Texas come una delle opzioni principali per il proprio futuro. La notizia si è subito posta in controcorrente rispetto a quanto affermato sino ad oggi da Williams che, in più di un’occasione, si è detto convinto al 90-95% di restare ai Nets per diventare l’uomo franchigia del team ormai pronto al trasferimento nel quartiere di Brooklyn.
Avery Johnson, deciso ad evitare il nascere di voci infondate, ancor prima della palla a due tra Nets e Mavericks all’American Airlines Center di Dallas ha voluto incontrare la stampa per sottolineare quali fossero state veramente le sue parole: “E’ vero ho detto che Dallas, secondo me, è un pericolo perché andrà alla conquista di Williams e cercherà di portarcelo via. Ma ho anche detto che la stessa cosa proveranno a farla tutte le squadre con abbastanza spazio nel proprio monte salari.” Esordisce Johnson sottolineando poi un altro aspetto, non riportato, del suo discorso: “Ho anche detto che secondo me le sue intenzioni di ri-firmare con i Nets sono sincere perché è molto attivo ed interessato sui progetti di costruzione del nuovo complesso a Brooklyn, il Barclays Center. Inoltre è attivo lontano dal terreno di gioco, nella comunità. Potrei andare avanti per ore a descrivere i motivi per cui penso Williams voglia rinnovare sul serio. Suo fratello si è iscritto ad una scuola nella nostra zona. Quindi penso seriamente che sia intenzionato a ri-firmare con noi. Nonostante abbia detto tutte queste parole “qualcuno” ha deciso di riportare solo quelle su Dallas come se l’argomento principale del mio discorso fosse la possibilità che i Mavericks siano una “minaccia” e che Williams se ne vada. Lo confermo, sono una “minaccia” perché, come tutti sapete, si tratta di un’organizzazione all’avanguardia, attenta ai proprio giocatori e decisa a puntare al titolo anno dopo anno. Ma sono anche convinto che Willliams, nonostante arrivi da Dallas, voglia davvero restare ai Nets.”
Secondo il nuovo contratto di lavoro l’ex-Jazz ha 30 milioni di “motivi” per restare ai Nets perché il club dove un giocatore inizia la stagione (prima di essere free-agent) è l’unica che possa offrirgli un ingaggio di 30 milioni di dollari più alto rispetto a qualsiasi offerta delle altre 29 franchigie. Il diretto interessato non commenta la notizia, mentre Billy King (GM dei Nets) fa eco a Johnson: “Non abbiamo paura che i Mavericks cerchino di ingaggiare Williams. Non lo temiamo perché di sicuro lo faranno. E’ la realtà. Avranno abbastanza spazio salariale e come tante altre squadre, approfittando però del fatto che Williams è di Dallas, cercheranno di firmarlo. Non è un segreto per nessuno. Personalmente non ci penso, ma piuttosto lavoro al progetto di convincere Williams a restare nei Nets e ad esordire nel nuovo stadio di Brooklyn.”