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16/02/2012

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New York Knicks
New York Knicks

Jeremy Lin sarà parte del'ASG 2012

Knicks
16/02/2012 - Il “fenomeno” di Jeremy Lin sta letteralmente impazzando nella NBA grazie alle magistrali prestazioni dell’ex-Warriors/Rockets (anche se da Houston è solo transitato senza lasciare il segno) che, approfittando dell’assenza di Carmelo Anthony, è diventato il leader indiscusso dei Bianco-Arancio trascinandoli con la propria energia a sette vittorie consecutive (in sei match era titolare) e grazie a questa striscia positiva il team della Big Apple ha pareggiato il bilancio vittorie/sconfitte (sino a questo momento risultato sempre in deficit). Come anticipato trattandosi di un giocatore praticamente sconosciuto (nonostante sia al secondo anno nella NBA) il suo nome è saltato alla ribalta di tutti i mass-media creando un interesse generale che si è espanso siano al presidente degli Stati Uniti D’America (Barak si è complimentato con Lin per l’ottimo lavoro svolto).
Con una situazione simile non sono tardate le polemiche per la mancata convocazione al All-Star Game di Lin. Decisa a giocarlo nel mese di Febbraio la Lega ha organizzato tutto in tempi brevissimi facendo votare tifosi e allenatori per le convocazioni All-Star in un arco di tempo molto ristretto rispetto a quanto accadeva solitamente. In questo modo i votati non hanno potuto esprimere preferenze per nessuna delle potenziali novità del campionato 2011/12 e quindi anche Lin, nonostante l’interesse generato ed i complimenti di Obama, si trova “fuori” dalla partita di Orlando. Per fortuna l’NBA, decisa a rimediare alla mancata convocazione, ha ascoltato i tifosi e secondo quanto trapela dalle ultime notizie Lin sarà in azione nel All-Star Saturday. Prima indosserà la divisa di New York nello Shooting Stars (la manifestazione che apre la serata) e poi sarà la “spalla” del rookie Iman Shumpert (suo collega ai Knicks) nella gara delle schiacciate. Shumpert, che dovrà vedersela con Budinger (Rockets) George (Pacers) e Williams (Wolves), lo chiamerà in azione per un passaggio come accaduto lo scorso anno tra Baron Davis e Blake Griffin.
Restando in tema “Lin” l’esuberante owner dei Dallas Mavs ha voluto sottolineare come l’esplosione di questo “fenomeno” sia positivo per la Lega: “New York è una specie di mecca per quanto riguarda i mass-media ed il fatto che Lin sia esploso proprio a New York è un bene per tutta la lega. Jeremy poi è un grande ragazzo e sono felice per lui. Quando un giocatore sottostimato da tutti, senza un particolare profilo ed in generale sconosciuto, se ne esce fuori imponendosi davanti ai riflettori è sempre un motivo di attrazione per la stampa. La speranza è che incoraggi sempre più giovani ad avvicinarsi al mondo del basket e nel suo caso anche ragazzi di un’altra cultura.” Afferma Cuban riferendosi al fatto che Jeremy sia il primo giocatore di origini asiatiche/americane a partire titolare nella storia della NBA. Mark conclude poi paragonando il numero 17 dei Knicks a Steve Nash giocatore sul quale lui aveva deciso di investire nonostante le critiche iniziali: “Ci sono parecchi paragoni con Steve Nash. Tutti criticavano Nash per il suo modo di giocare quando era a Dallas. Tutti erano pronti ad etichettarlo come un errore perché da giovane mostrava il suo potenziale solo a lampi. Ma Nash ha lavorato duro e guardate dove si trova ora. Quasi a 90 anni di distanza. Jeremy può percorrere la stessa strada anche se l’esito non si può mai sapere.