The Starting Line Up
Philadelphia 76ers
Los Angeles Lakers
Philadelphia 76ers
Eric Snow (clicca sulla foto per scoprire la storia del
giocatore).
Quando Eric arrivo' nella Nba nessuno se ne accorse: fu chiamato nel draft
1995 dai Seattle SuperSonics e trascorse la sua prima annata prevalentemente
in lista infortunati. Chiuso da Payton e Askew, i play titolare di Seattle,
appena divenne free-agent accetto' l'offerta di Pat Croce e dei 76ers... Le
sue caratterestiche erano ottimali per diventare regista al fianco di un "mangia
palloni" come Ive: ottimo difensore, discreto passatore e, all'occasione,
realizzatore... Ideale anche per Coach Larry Brown.. Senza di lui i 76ers
non sarebbero mai arrivati fino alle finale...
Allen Iverson (clicca sulla foto per scoprire la storia
del giocatore).
Proviene direttamente dai ghetti di Hampton, Virgina, dove ne ha vissute di
tutti i colori ed e' proprio li' che ha forgiato il suo carettere... Esprime
il suo pensiero con i tatuaggi sparsi per tutto il corpo (i piu' famosi: "Fear,
No One" "Only the Strong Survive" "Loyality") e non ha paura di niente e di
nessuno. Questa sua ultima caratteristica si riflette anche sul campo: nonostante
Ive sia alto poco piu' di 1.80 non si risparmia mai, gioca in condizioni estreme
(anche infortunato) e non ha timore di affrontare gigante di oltre 2 metri...
Nel 2001 e' stato MVP.. Che dire: e' l'anima ed il cuore dei 76ers.
Dikembe Mutombo (clicca sulla foto per scoprire la storia
del giocatore).
Il suo cognome nella NBA e' sinonimo di difesa, non per niente molti telecronisti
americani lo chiamano D: D sta per Dikembe ma, la parola D nel gergo NBA,
significa anche Defense ovvero Difesa. Nella sua carriera ha vinto due volte
il titolo di Miglior Difensore dell'anno ed il suo marchio di fabbrica, fino
a quando la Lega gli ha proibito di farlo, e' stato il ditone scosso dopo
ogni stoppata e la ormai mitica frase: "Not in My House". Proviene dallo Zaire
dove, da giovane, scavalcava le mura del consolato Americano per andare a
vedere un altro grandissimo Africano in azione: tale Hakeem Olajuwon..
Tyrone Hill
La carriera di Tyrone Hill inizio' nel lontano 1990 quando a chiamarlo furono
i Warriors. Resto' nella Baia per un paio d'anni quindi milito' per i Bucks,
Cavs, 76ers ancora Cavs e chiuse la sua carriera a Miami. I suoi anni migliori
furono quelli a cavallo fra Cleveland ed i 76ers. A dimostrare l'importanza
di Hill non c'e' solo la partecipazione al All Star Game del 1997, ma anche
l'inserimento del suo nome in trade di "alto livello": quelle che sposto'
Shawn Kemp dai Sonics ai Cavs o quella che porto' Tyrone ai 76ers per Tim
Thomas. A Philadelphia gioco' un ruolo prevalentemente difensivo.
George Lynch
A differenza degli ultimi due giocatori appena descritti, Mutombo e Hill,
lo scopo di Lynch nella' Citta' Dell'Amore Fraterno era principalmente quello
di essere una presenza offesiva per la squadra. George e' dotato di un ottimo
tiro dai tre punti quindi poteva, ricevendo dagli scarichi di Allen Iverson
(o Eric Snow) raddoppiati, connettere un tiro dalla lunga distanza senza problemi.
Infortunatosi durante le semifinali di conference del 2001, ha provato ugualmente
a scendere in campo nella Finale NBA ma, purtroppo, non riusci ad essere incisivo.
Los Angeles Lakers
Derek Fisher
Attualmente gioca nei Golden State Warriors ma, escludendo colpi di scena,
per lui, gli anni migliori sono gia' passati e li ha trascorsi nella Citta'
degli Angeli. Il suo ruolo nei Lakers del Shaq&Kobe Show e' sempre stato
importantissimo quanto invisibile : playmaker senza grandissime capacita'
offensive e/o difensive pero' dotato di un ottimo tiro da oltre l'arco (quando
smarcato) e, soprattutto, in grado di accettare il ruolo di comprimario. Utilissima
questa sua ultima carratterstica in un Team come quello di L.A. dove gia'
le stelle (Shaq e Kobe) hanno sempre avuto problemi a "convivere".
Kobe Bryant (clicca sulla foto per scoprire la sua storia)
Per KB la stagione 2000/01 significo' l'inizio di una nuova era: per la prima
volta fece registrare una media punti ad alto livello (complessivamente concluse
con 28.5 punti) ed allo stesso tempo, per la prima volta volta, iniziarono
i litigi con Shaquille O'Neal. Infatti, durante la fine della stagione regolare,
inizo' a "scioperare", saltare allenamenti, lamentarsi per i continui
giochi a favore di Diesel e passare da giornate in cui tirava tutti i palloni
che toccava a giornate in cui si rifiutava di tirare... Fortunatamente, per
i tifosi di LA, nei playoffs si riconcilio' ed in coppia con Shaq spiano'
tutto l'ovest.
Shaquille O'Neal (clicca sulla foto per scoprire la sua
storia)
Dal momento in cui entro' nella Nba, con gli Orlando Magic, divento' uno dei
personaggi piu' discussi di tutto il mondo dello sport pro americano. Nel
1996 firmo' un faraonico contratto con i Lakers (127 milioni di dollari) e
promise di portare i Giallo Viola al vecchio splendore dei lustri passati:
Big Aristotele (uno dei suoi tanti nickname), 4 anni dopo, tenne fede alla
promessa e replico nel 2001 e nel 2002. Con il tramontare dei "vecchi"
centri (Ewing, Robinson e Olajuwon) Shaq e' diventato il centro piu' devastante,
immarcabile e potente di tutta la Lega.
Horace Grant
Il suo esordio fu alla fine degli anni 80 con i Bulls al fianco di Micheal
Jordan e Scottie Pippen. Fu proprio nel suo periodo a Chicago che Phil Jackson,
coach del Team, gli consiglio' di utilizzare degli occhiali da vista durante
le partite. La carratteristica di portare gli occhiali, oltre a migliorare
di molto la sua percentuali al tiro, lo rese molto famoso fra il pubblico.
Complessivamente, in tutta la sua carriera, ha disputato 7 finali NBA (tre
ai bulls, tre ai lakers e una ai Magic) ed ha vinto 5 titoli (3 al fianco
di Jordan e 2 al fianco di Shaq). Si e' ritirato alla fine della scorsa stagione.
Rick Fox
Rik Fox arrivo' nel mondo della NBA nella squadra nemica storica dei Lakers:
i Boston Celtics dove vi resto' per ben sei anni. Al termine del suo ingaggio
con i bianco-verdi decise di cambiare aria e, nel 1997, firmo' un contratto
con i Giallo Viola (anche se Boston avrebbe voluto trattenerlo ma, piu' che
i soldi, non poteva offrirgli di giocare al fianco di due stelle come Shaq
e Kobe). Nei Lakers gioco' un ruolo simile a quello di Lynch nei 76ers: riceveva
dagli scarichi dei raddoppi su Shaq e Bryant quindi, sfruttando la sua capacita'
di segnare da oltre l'arco, connetteva delle triple senza problemi.