Magic Vs Cavs
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- 08/06/2009 Gara Due -

Game intro - Il debutto dei Magic in finale è stato a dir poco disastroso su entrambi i lati del campo. Adesso,  per guadagnare in credibilità, coach  Van Gundy dovrà fare di tutto per vincere la seconda partita della serie che se lo cose non cambiano rischia di finire molto più presto del previsto.
In fase offensiva i Bianco-Blu si sono letteralmente vaporizzati davanti alla difesa dei Lakers finendo con medie da incubo: Howard è passato dai 40 di gara 6 contro Cleveland a 12 con 1/6; Turkoglu per segnare 13 ha realizzato 11 tiri con un totale di 3/11; Lewis non è nemmeno mai entrato in partita con 2/10; il giovane Lee  non va molto meglio con 3/10 e Alston chiude il quintetto con 2/9.  La difesa, se possibile, è stata ancora peggiore: nessuno è riuscito a contenere un Bryant da 40 punti, 8 assists, 8 rimbalzi e il tabellone luminoso a  fine partita indicava un’umiliante sconfitta di 25 punti (100-75).  Un discorso a parte va fatto per quanto riguarda il ritorno di Jameer Nelson.  Sul suo rientro in quintetto (era fermo da Febbraio quando si fece male alla spalla)  ci sono due scuole di pensiero: la prima che lo vede come il “fattore x” per permettere ad Orlando di portare a casa il primo titolo in 20 anni di Nba  e la seconda che invece lo considera un problema in quanto il suo inserimento nella rotazione va ad alterare gli equilibri del team. L'esordio in gara uno tutto sommato è stato positivo, ma il disastroso esito del match, per ora, lascia la questione in stand by.
Se i Bianco-Blu cercheranno di fare di tutto per vincere, i Lakers  dal canto loro proveranno con tutte le forze a ripetersi perché nella storia delle Finali Nba solo un team (Dallas nel 2006) non è riuscito a vincere la  Finale NBA dopo essersi portato avanti 2-0 nella serie (Miami, tornado al 06, vinse le successive quattro partite). Detto in altre parole statisticamente Kobe e soci avrebbero il 99% di possibilità di  alzare il titolo scappatogli 12 mesi fa davanti ai Boston Celtics. Enjoy The Game!


Nba FInals 2009

Magic @ Lakers
Staples Center, Los Angeles CA


L.A. Lakers
Vs.
L.A. Lakers
96
101
1 st) L’avvio risulta “traumatico” tanto per Orlando quanto per Los Angeles.  Nei primi 6 minuti, infatti,  dei nove tiri tentati dai ragazzi coach Jackson ne entrano appena due e non va molto meglio agli uomini in maglia blu  dove si registra un tentativo in meno, ma lo stesso numero di tiri realizzati. Dunque, purtroppo per i fans dei Bianco-Blu, i Magic riprendono da dove avevano interrotto venerdì sera ovvero con tiri sbagliati o rifiutati. L’aggravante di oggi sono le pelle perse che a -2.56 risultano già sei ed i falli (Pietrus e Lee entrambi a quota due costringono Van Gundy all’utilizzo di Redick). Non va molto meglio ai padroni di casa che contano meno palle perse (due), ma una percentuale al tiro comunque disastrosa: Fisher usa tutta la sue esperienza per generare qualche palla rubata che Kobe e Odom (Bynum dopo nemmeno sei minuti ha già speso due falli) riescono a tramutare in un minimo vantaggio. A -2.56 il tabellone indica un imbarazzante punteggio di 11-10, +1 Los Angeles.
In uscita dal time-out Gortat infila due liberi e Howard domina il pitturato guadagnandosi prima  un viaggio in lunetta (1/2) e poi  rimbalzando un errore di Turkoglu (da oltre l’arco) per trasformalo nella schiacciata del +2: 15-13. I palloni gettati alle ortiche, però, proseguono e al suono della sirena finale gli uomini in maglia Blu con 8 turnover hanno già perso più palloni che in tutta gara uno. I Lakers (Bryant “pesca” Fisher libero e un contropiede di Odom) non sfruttano appieno il momento negativo dei Magic a causa del loro disastroso 28% complessivo dal campo. Il quarto si chiude sul 15-15 ovvero il punteggio combinato più basso di tutti i tempi mai fatto registrare in una partita di finale.

2 nd) Farmar e Odom per I padroni di casa, Lewis e Batti,e per gli ospiti, riescono fra un errore e l’altro (Orlando arriva in doppia cifra per palle perse e Bynum commette 3 secondi) a scambiarsi un paio di canestri uno in faccia all’altro  rivitalizzando un po’ lo spettacolo e sbloccando il tabellone che a -8.55 indica:  21-19, +2 Los Angeles.
Andrew Bynum rientra dalla pausa andando ad ottenere di prepotenza un gioco 2+1 ai danni del polacco Gortat, tuttavia a cambiare l’inerzia (almeno momentanea) del match è il grande “assente” di gara uno: Rashard Lewis. L’ex-Sonics, latitante nella prima partita, segna servito da Nelson, quindi lo fa dalla sinistra dalla lunetta ed infine con una bomba sigilla il primo parziale di Orlando 7-2 che a -6.14 significa parità raggiunta, 26-26, e time-out voluto da Jackson.
In uscita dalla pausa il team della Florida avrebbe un paio di ghiotte opportunità per incrementare il parziale salvo vedere il ferro sputare ogni tentativo di sorpasso. Va molto meglio ai Californiani i quali, dopo un paio di errori,  vedono Bryant servire prima Ariza e poi Fisher entrambi dimenticati da oltre l’arco e i loro tiri pesanti, a -4.13, fanno registrare il massimo vantaggio dei Lakers: 32-26, +6. Ancora in festa L.A. quasi non si accorge della replica immediata di Lewis (tripla) e quindi il divario in un amen torna ad un possesso di distanza: 32-29.
Gasol mandato in lunetta commette un errore anche se si fa perdonare nell’attacco successivo quando imbecca Kobe smarcato dalla lunga distanza  e la sua tripla stabilisce il +7: 36-29.  A fare ancora la voce grossa, però, è Lewis: dimenticato dalla difesa riceve e segna scrivendo così un mini-break 6-2 ricucendo il divario a tre punti: 38-35. Gasol connette gli ultimi due punti del primo tempo che si conclude sul 40-35. +5 Lakers.  



3 rd) Un gancio di Howard, due penetrazioni targate Turkoglu-Alston (l’ex-Rockets ruba palla a Fisher e vola in contropiede) e un viaggio in lunetta di Lewis sono gli ingredienti del 8-2 iniziale dei Magic che li riporta avanti di un punto: 43-42. Bryant, in faccia al povero Lee, ne segna quattro filati prima di vedere Bynum commettere il quarto fallo e venire richiamato in panchina. L’intensità mostrata dai giocatori in campo resta altissima: Turkoglu e Pietrus non ci stanno a ripetere quanto visto giovedi notte quindi duellano con Ariza e Gasol  anche se la leadership, al giro di boa del quarto, resta in mano ai Giallo-Viola: 52-49, +3.
Howard decide di salire in cattedra nel momento più delicato della partita e lo fa iniziando a cancellare un tiro di Gasol che, sull’altro lato del campo, gli frutta una poderosa schiacciata. Ariza deruba proprio Dwight e serve in contro piede Kobe per una facile schiacciata, tuttavia Superman non si abbatte e per due volte si infila nei panni del “cameriere” andando a servire con puntualità magistrale Turkoglu. Hedo, da libero e oltre l’arco, insacca due bombe le quali vanificano gli sforzi di Gasol e Odom dal momento che a -1.38 la leadership appartiene ai Magic: 59-58, +1.
Mr. 81 riprende il controllo della partita (60-59), ma solo temporaneamente perché Howard (alley-oop by Turkoglu) e Nelson tornano al comando di 3 lunghezze. Fisher con una bomba pareggia e Turkoglu, a -06.4, segna l’ultimo canestro del quarto che quindi si chiude a favore del team della Florida: 65-63, +2.

4 th) Protagonista indiscusso dei primi tre minuti per L.A. è un Odom davvero “on-fire”: il talento targato Big Apple apre tagliando in due l’area e appoggiando il canestro della parità; non ancora contento tira fuori dalla spazzatura due canestri, quando il possesso palla sembrava perso, per riagguantare la leadership 69-68. Bryant, a -8.59, viene mandato in lunetta dove con un 2/2 aiuta Lamar e stabilisce il +3: 71-68.
Finito il time-out, voluto da Van Gundy, Odom e Kobe per due volte riescono a replicare ai tentativi d rimonta di Lewis e Howard. Però sul 75-72, +3 Los Angeles,  le cose cambiando: Howard su tap-in (punto numero 12 realizzato dai Magic con le seconde chance)  si fa vedere sul -1; Bryant (forse spinto da Dwight) finisce fuori dal campo e perde il possesso quindi Lewis, imbeccato da Turkoglu, libero da oltre l’arco spara la bomba del +2 Magic, 77-75 (-6.13), e questa volta è Phil Jackson a volerci parlare sopra.
A rovistare nella spazzatura, dando il cambio a Lamar,  è Fisher che tira fuori un canestro in lay-up quando la palla pareva ormai persa. Odom, tornato nella propria metà campo, commette il quinto fallo personale ma Phil Jackson non lo sostituisce perché troppo importante con la partita in equilibro.  Gasol, cadendo all’indietro e in faccia ad Howard, riporta il tabellone in perfetta parità . Dwight cerca la fuga con un 2/2 dalla lunetta, ma deve fare i contri con uno scatenato Kobe che riempi di falli Pietrus (esce in quanto autore di 6 infrazioni) e guadagna 6 liberi mettendone a referto 5 dunque, a -2.42, la Città degli Angeli e al comando di 3 lunghezze: 84-81.
La difesa degli uomini in maglia bianca si concentra tutta su  Lewis e Turkoglu lasciando libero di tirare da oltre l’arco Redick che quindi pareggia: 84-84. Lewis autografa il sorpasso, ma Bryant a -1.11 acciuffa la parità: 86-86.  A -47.7 con un piede sulla linea Turkoglu firma il sorpasso che è destinato a durare poco perche Gasol, servito da Fisher, schiaccia ed è 88-88. Orlando pasticcia con l’ultimo possesso utile finendo con il dare palla a Lee che affretta un tiro sbagliato e rimbalzato da Odom. Con 11 secondi sul cronometro Jackson disegna l’attacco finale: Bryant si butta nell’area alla ricerca del tiro della vittoria però finendo con il trovare la mano di Turkoglu. Stoppata valida e partita che, dopo un ultimo tentativo dei Magic (con 0.06 sul cronometro), va al supplementare.

1st O.T.) Il primo a far frusciare la retina, trascorso oltre un minuto dall’avvio del O.T., è Gasol con un 2/2 dalla lunetta a cui Howard risponde con un gioco 2+1. La leadership dei Magic (ventitreesimo cambia di leadership della partita), però, è destinata a durare poco: Bryant con un canestro che ricorda molto da vicino sua maestà Jordan (cadendo all’indietro in faccia all’avversario)  agguanta il +1; Fisher rapina Howard e in contro piede ottiene un viaggio dalla lunetta (2/2); il ferro beffa Turkoglu (in ad out) quindi Kobe serve Gasol che con un gioco 2+1 a -1.14 sancisce il +6: 97-91.
Tuttavia con oltre 60 secondi i Magic non ci stanno ad arrendersi e affidandosi a Redick e Lewis, quando mancano 26.2, riducono il divario ad un possesso di differenza: 96-99, -3 Orlando.
Van Gundy decide di fare fallo su Odom il quale, nonostante tiri con il 59% dalla lunetta, realizza entrambi i liberi portandosi sul +5: 101-96. Redick , tornato dall’altra parte del campo, sbaglia la tripla del potenziale -2; Lewis rimbalza e si porta oltre l’arco dove non riesce comunque a segnare. Il suono della sirena finale porta i Lakers avanti 2-0 nella serie che da mercoledì notte si sposterà in Florida.

Orlando conclude con 3 uomini in doppia cifra: Leiws (34 punti, 11 rimbalzi, 7 assists), Turkoglu (22 punti) e Howard (17 punti, 16 rimbalzi, 4 assists, 4 stoppate). L.A. invece ne conta 4, oltre a Bryant: Gasol (24 punti, 10 rimbalzi, 3 assists, 2 recuperi), Fisher (12 punti) e Odom (19 punti, 8 rimbalzi, 2 assists, 3 stoppate).

M.V.P.: Kobe Bryant (29 punti, 8 assists, 4 rimalzi, 2 recuperi)

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