12/06/2013
Gara 3
Gara 3
Miami Heat @ San Antonio Spurs
AT&T Center, San Antonio TX
AT&T Center, San Antonio TX
Vs.
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77 |
113 |
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Gara tre - A prescindere dalla disastrosa gara 2 (peggior prestazione di Duncan nelle Finali con 3/13 dal campo,
“E’ un sogno diventato realtà. Io e Danny Green siamo passati per situazioni non facili prima di arrivare qui. Eravamo quelli che dovevano presentarsi due ore prima dell’allenamento ed iniziare a tirare per dimostrare allo staff degli allenatori le nostre qualità. Ed abbiamo sempre fatto tutto ciò che era possibile per convincerli e ottenere minuti di gioco durante la partita. Stasera abbiamo giocato davvero bene” Gary Neal (San Antonio Spurs) La reazione a tutto ciò, finale numero 24 per Duncan, è stata riavvolgere al tempo proprio al 2007 perché in casa gli Spurs hanno ripreso da dove avevano lasciato: vincendo grazie alla difesa. Un Leonard magistrale ha messo la “museruola” a James facendogli sbagliare 11 dei primi 13 tiri mentre nel terzo e quarto periodo una pioggia infinita di tripla ha messo ko gli Heat. Iniziando dal primo quarto i Nero-Argento “Sinceramente avrei dovuto giocare meglio. Non posso avere partite come quella di stanotte e poi aspettarmi che la squadra vinca.” LeBron James (Miami Heat) “Abbiamo ottenuto ciò che meritavamo. La squadra vista in campo questa sera era irriconoscibile anche per me.” Erik Spoelstra (Coach dei Miami Heat) La seconda frazione si apre confermando l’ottimo momento dei ragazzi di Popovich: un serie di viaggi in lunetta di Duncan, un Jumper di Neal ed una schiacciata di Leonard proiettano la leadership in doppia cifra (40-30). Miami, squadra assolutamente da non sottovalutare, risponde facendo circolare il pallone che nelle mani di Miller trova 6 dei 12 punti di break 12-1 decisivi per ricucire lo strappo 44-44 a -0.37. Dunque gli Heat sembrano destinati a chiudere il primo tempo con una striscia positiva, ma i giocatori in maglia bianca non cedono il passo e sfruttano gli ultimi 37 secondi nel migliore dei modi. Una bomba di Parker, una stoppata di Green su James, un’altra tripla di Neal sulla sirena mandano tutti negli spogliatoi sul 50-44, +6 Spurs. A quest o punto, nella seconda frazione di gioco, ha preso vita lo show degli Spurs che ha elettrizzato tutti i tifosi: Danny Green (fra le altre cose tagliato proprio dai Cavs di James agli esordi della carriera) da il via ad una pioggia continua e costante di triple a cui si aggiungono Neal e Leonard. In totale le 16 triple realizzate da San Antonio (7 arrivate per mano di Green) settano il record di franchigia per tiri da tre “Tutti i miei compagni di squadra e Pop hanno fatto un ottimo lavoro nell’incoraggiarmi. Hanno continuato a dirmi di tirare. Hanno continuato a dirmi che in qualsiasi occasione mi trovassi libero avrei dovuto tirare.” Danny Green (San Antonio Spurs) Parlando di “record” l’ottimo lavoro svolto da Kawhi Leonard (14 punti, 12 rimbalzi, 4 recuperi ed una solidissima difesa su James), Gary Neal (24 punti, 9/17 dal campo, 6/10 da oltre l’arco) e Danny Green (27 punti, 9/15 dal campo, 7/9 da oltre l’arco), oltre a portare la serie sul 2-1 (nonostante il Big Three Texano non abbia giocato al massimo dello splendore) , permette a San Antonio di scrivere la terza più grande vittoria nella storia delle Finals (113-77, +36) e di avere la miglior percentuale vittorie/sconfitte nella storia della Lega per un team che abbia disputato 20 o più partite di Finali. Citando il Big Three Duncan chiude a quota 12 punti e 14 rimbalzi. Parker si ferma a 6 punti (appena 5 tiri tentati), 8 assists e 2 rimbalzi. Ginobili chiude a 7 punti e 6 assists. Per quanto riguarda il Big Three avversario: James segna 15 punti con 21 tiri (7/21). A Wade non va molto meglio (16 punti 7/15). Il migliore è Bosh autore di una doppia doppia (12 punti, 10 rimbalzi). M.V.P.: Danny Green (27 punti, 9/15 dal campo, 7/9 da tre, 4 rimbalzi, 2 recuperi, 2 stoppate) |
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