07/06/2013
Gara 1
Gara 1
San Antonio Spurs @ Miami Heat
American Airlines Arena, Miami FL
American Airlines Arena, Miami FL
Vs.
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92 |
88 |
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Gara uno - La finale 2013 mette a confronto due squadre simili, ma estremamente differenti. Entrambi i club sono stati costruiti dai rispettivi GM per vincere il maggior numero di titoli basandosi su tre giocatori chiave e sino ad oggi a riuscirci meglio, anche perché partiti con 10 anni di vantaggio, sono gli Spurs. I Texani, però, sono una fra le squadre più “tranquille” di tutta la lega ovvero un team che non ha mai chiesto attenzioni particolari da parte dei media i quali a loro volta, spesso e volentieri (complice il mercato in cui si trovano), ne parlano raramente. Invece Miami, sotto l’egemonia del Big Three per eccellenza, ha raggiunto “appena” due finali vincendone una, ma da quando Bosh e James si sono uniti a Wade hanno monopolizzato l’attenzione di tutti i mezzi di comunicazione a partire dal giorno zero con l’ormai famosa festa all’American Airlines Arena degna di chi ha (o almeno avrebbe dovuto) già vinto tutto. Introdotto il discorso “James-Finals-Spurs”, “Il modo in cui ci catalogano non fa differena: anziani, veterani, in qualsiasi modo voi ci chiamiate... Noi siamo qui nel mix della lotta per il titolo ” Tim Ducan - 37 anni (San Antonio Spurs) Dunque James è sceso sul terreno di gioco dell’American Airlines Arena, dove 12 mesi fa alzò il primo trofeo da campione NBA dopo la vittoria di gara 5 sui Thunder, determinato a gettarsi alle spalle l’esperienza (brutta) di cinque anni fa cercando di trascinare i suoi colleghi alla vittoria. Provenienti da sette partite contro i “possenti” Indiana Pacers, gli Heat hanno iniziato subito alla grande approfittando della possibilità di tirare dalla media distanza andando a segnare 18 dei loro primi 30 tiri. Messa la testa avanti Miami l’ha mantenuta per oltre tre quarti delle partita. “Abbiamo avuto quel pizzico in più di fortuna in gara 1. Alle volte è quello che ci vuole per vincere le partite.” Tony Parker (San Antonio Spurs) Il possesso più “on fire” della serata è arrivato dalle mani di “Gli Spurs sono gli Spurs. Cercheranno sempre di metterti in una posizione dove tanto il tuo attacco quanto la tua difesa non si sentono a proprio agio e ad ogni tuo singolo errore, loro sono pronti ad approfittarne..” LeBron James (Miami Heat) Come detto James ha concluso con una tripla doppia (18 punti, 10 assists, 18 rimalzi), ma risultando abbastanza impreciso (7-16 di cui 1/5 da oltre l’arco). Wade, scomparso nell’ultimo periodo, ha segnato 17 punti (7/15 dal campo) risultando pressoché nullo nelle altre statistiche. Il peggiore del Big Three, complice la difesa del Caraibico, è senza dubbio Bosh: 13 punti con 16 tiri (6/16). Dalla panchina l’unico a superare la doppia cifra è Ray Allen (13 punti). San Antonio, che torna a vincere sul palcoscenico delle Finals, trova nel proprio big-three la forza di vincere: Duncan (20 punti, 14 rimbalzi, 4 assists, 3 stoppate), Ginobili (13 punti, 2 recuperi, 3 assists) e Parker (21 punti, 9/18 dal campo, 6 assists, 2 rimbalzi). Decisivi pure Leonard (10 punti, 10 rimbalzi) e Danny Green (12 punti, 5/4 dal campo). M.V.P.: Tim Duncan (20 punti, 14 rimbalzi, 4 assists, 3 stoppate) |
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